Bonifica Crotone, i sindacati vogliono confrontarsi con Occhiuto: “dubbi inquietanti”

Cgil, Cisl e Uil sul "dietrofront" di Eni circa lo smaltimento dei rifiuti fuori regione: "chiediamo un confronto per risolvere una complessa problematica"

StrettoWeb

La Bonifica del SIN-Crotone sta creando non pochi dissapori: secondo gli accordi stipulati in partenza, Eni Rewind – deputata alla bonifica – avrebbe dovuto smaltire i rifiuti tossici fuori regione. Ora, però, sembra cambiare idea. Sulla questione si sono espressi anche i sindacati che protestano contro questo cambio di rotta.

Nella nota sottoscritta dal segretario generale della Cgil Area Vasta Enzo Scalese, dal segretario generale della Cisl Magna Grecia Daniele Gualtieri e dal segretario generale della Uil di Crotone Fabio Tomaino si evidenzia “la protesta dell’intero apparato istituzionale, politico e sociale contro la decisione dell’Eni di smaltire i rifiuti tossici in loco, in violazione di precedenti accordi assunti dalla stessa Eni in sede di Conferenza dei servizi del 24 ottobre 2019, che prevedevano, appunto, lo smaltimento dei veleni fuori dal territorio provinciale e regionale”. 

“Una situazione ulteriormente appesantita dal nuovo piano dei rifiuti approvato dal Consiglio regionale il 12 marzo scorso, che permette discariche di scopo, generando serie perplessità sul fatto che proprio in virtù del suddetto provvedimento sia stata convocata, a pochi giorni dalla emanazione del nuovo piano, una conferenza dei servizi finalizzata proprio alla modifica di precedenti accordi circa lo smaltimento dei rifiuti industriali”.

Quindi l’appello al Presidente della Regione, Roberto Occhiuto: “una vicenda – sostengono infatti Cgil, Cisl e Uil – che solleva inquietanti dubbi che alimentano le preoccupazioni delle organizzazioni sindacali, che chiedono quindi al presidente Occhiuto un confronto per affrontare la problematica nel suo complesso”.

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