Giustizia, il Governo Meloni approva la separazione delle carriere dei magistrati. Anm in rivolta

La riforma della Giustizia in discussione al Cdm ha subito nelle ultime ore una modifica, la novità è stata confermata dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano

StrettoWeb

Via libera alla separazione delle carriere dei magistrati in Consiglio dei ministri: a quanto si apprende, è stato infatti approvato il disegno di legge costituzionale in materia di ordinamento giurisdizionale e di istituzione della Corte disciplinare. L’approvazione, a quanto viene spiegato, è stata salutata da un applauso.

La riforma della Giustizia in discussione al Cdm ha subito nelle ultime ore una modifica. La componente laica del Csm, ovvero i membri elettivi che attualmente vengono scelti per un terzo dal Parlamento in seduta comune potrebbe invece essere interamente nominata con un sorteggio, così come avverrebbe per i magistrati secondo quanto già previsto dalla nuova riforma.

La novità è stata confermata dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano: la riforma della giustizia, ha spiegato, “prevede l’assoluta paritarietà nell’espressione dei componenti del Csm e dell’Alta corte di giustizia disciplinare: in entrambi i casi il passaggio è quello del sorteggio, poi la legge ordinaria stabilirà i paletti, e per l’Alta corte si prevede un profilo elevato di professionalità“, ossia “aver svolto o avere in svolgimento” un ruolo “in Procura generale della Cassazione o ruoli della Cassazione“.

Nordio, provvedimento epocale basato su 3 principi – “Provvedimento epocale si articola su tre principi fondamentali: il primo è la separazione carriere, che attua il principio fondamentale del processo accusatorio voluto da Vassalli, gli altri sono la composizione e la elezione del Csm“. Così il ministro della Giustizia Carlo Nordio, in conferenza stampa.

Il secondo punto della riforma – ha spiegato Nordioè la composizione e elezione del Consiglio superiore della magistratura: questo organo di autogoverno della magistratura in questi ultimi anni, non solo a detta mia o altri esponenti della maggioranza, ma di moltissimi magistrati, non ha dato buona prova di sé e scandali come quelli di Palamara o di altri hanno eccitato le varie proteste” che non hanno portato a “rimedi a quelli della degenerazione correntizia“. “Interrompere questo legame” che “ha portato a tutta una serie di anomalie è stato il nostro compito principale, attraverso il sorteggio“, ha aggiunto

La magistratura costituisce un ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere, ed è composta dalla magistratura della carriera giudicante e da quella della carriera requirente“, ha proseguito il Guardasigilli leggendo l’incipit della riforma della giustizia approvata in Cdm. “Abbiamo dato rilevanza costituzionale anche al fatto che la magistratura requirente è, deve essere e resterà indipendente da qualsiasi interferenza del potere esecutivo, da qualsiasi pressione di altri organismi – ha aggiunto -, gode e godrà delle stesse garanzie di indipendenza della magistratura giudicante“.

Con l’Anm, ha detto ancora il ministro della Giustizia, “il discorso è e deve essere sempre aperto, noi accettiamo le critiche, sono il sale della democrazia, accettiamo contributi e suggerimenti ma anche loro devono accettare un principio fondamentale che la volontà popolare è sacra e si esprime attraverso le elezioni. E se ci viene dato mandato di separare le carriere noi obbediamo alla sovranità che appartiene al popolo, secondo quello che è scritto nella Costituzione“.

Non darei così per scontato che si arrivi al referendum, nel senso che se vale l’adesione alla sostanza che viene proposta dal governo e se vi sarà un confronto nel merito in Parlamento di fronte a un testo che certamente non è blindato ma aperto al contributo dell’intero parlamento, non è così certo che si arrivi al referendum. Facciamo un passo alla volta“. Così il sottosegretario alla presidenza Alfredo Mantovano in conferenza stampa dopo l’approvazione della riforma della giustizia con la separazione delle carriere dei magistrati.

L’Anm valuta lo sciopero – “Ogni iniziativa verrà valutata dagli organi collegiali“, ha detto il presidente dell’Anm, Santalucia, in merito all’eventuale annuncio di sciopero da parte dell’Associazione nazionale Magistrati, che ha riunito urgentemente la Giunta esecutiva centrale oggi pomeriggio, con l’ordine del giorno sull’approvazione del Consiglio dei ministri del disegno di legge costituzionale in materia di ordinamento giurisdizionale e per l’istituzione della Corte disciplinare.

Condividi