Balneari: Comito (FI): “Pd piagnone che aspetta la manna dal cielo”

"Riteniamo che i calabresi sappiano giudicare queste differenze e apprezzare chi lavora per migliorare la vita e la qualità dei territori"

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“Non avendo mai argomenti, sempre a corto di proposte, iniziative o idee su come risolvere i problemi, al Partito democratico non resta come al solito il fumo negli occhi e la mistificazione della realtà”. È quanto afferma il capogruppo regionale di Forza Italia, Michele Comito, in replica a una nota stampa dei consiglieri del gruppo del Pd di palazzo Campanella sulla delibera della Giunta Occhiuto in merito alle concessioni balneari.

“Da due anni e mezzo in Calabria – prosegue Comito – abbiamo un presidente di Regione che finalmente produce azioni concrete per migliorare le condizioni generali del territorio e offrire al Paese un volto nuovo di una Calabria da sempre fanalino di coda in tutti gli indicatori economico e sociali, soprattutto perché spesso malgovernata”.

“Un presidente che dal suo insediamento realizza riforme, guarda caso molto apprezzate dalla stampa e dagli osservatori nazionali, razionalizza e riorganizza i vari settori della vita pubblica, che si adopera per attrarre investimenti pubblici e privati, riuscendoci, e aumentare lo sviluppo economico e l’occupazione”.

Un presidente che mette la faccia su tutte le questioni, che interviene direttamente con atti, agisce senza mai aspettare con il cappello in mano l’intervento di altri, come dimostra l’ultima decisione adottata con coraggio dalla Giunta di non applicare la direttiva Bolkestein in Calabria, misura che avrebbe penalizzato il settore dei balneari e l’intero movimento turistico sulle nostre coste”.

“Dall’altra parte invece assistiamo a un’opposizione, e nella fattispecie a un Pd immobile, senza mai una proposta vera, in costante attesa che cada la manna dal cielo, che qualcun altro arrivi e ci risolva i problemi. Un Pd buono solo a piangersi addosso o ad avanzare addirittura, come in quest’ultimo caso, tesi e cavilli da azzeccagarbugli. Da un lato abbiamo dunque l’attivismo e la concretezza di un presidente di Regione, dall’altro il nulla, o peggio, una rappresentazione della politica fatta di chiacchiere e del non fare”.

“Molto sommessamente, riteniamo che i calabresi sappiano giudicare queste differenze e apprezzare chi lavora per migliorare la vita e la qualità dei territori, chi ogni giorno si adopera per risolvere i problemi, e chi invece interpreta il proprio ruolo di rappresentanza istituzionale senza mai produrre alcun risultato ma delegittimando soltanto il proprio avversario”, conclude Comito.

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