Il giorno dopo l’ufficializzazione della candidatura a Sindaco di Eduardo Lamberti-Castronuovo, anche Ninni Tramontana – Presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria – scende in campo. Lo fa in modo graduale, con l’equilibrio che l’ha sempre contraddistinto, presentando al Museo Nazionale della Magna Grecia l’Associazione ‘EsseRCi’, un contenitore di professionalità che arrivano dalla società civile e che hanno l’ambizione affatto velata di dare un futuro migliore alla città tramite le prossime elezioni comunali.
La data delle elezioni non è ancora ufficiale: la consiliatura guidata dal Sindaco Falcomatà (al suo secondo e ultimo mandato) scade a ottobre 2025, quindi tra poco più di un anno, ma è probabile che le prossime elezioni comunali reggine slittino alla primavera 2026, quindi tra quasi due anni. Falcomatà aveva già beneficiato di una simile proroga per il Covid, quindi la sua esperienza a Palazzo San Giorgio alla fine potrebbe essere durata addirittura 11 anni: un record. Che non ha fatto affatto bene alla città.
Il pullulare di candidature civiche nasce proprio dall’insoddisfazione diffusa e generalizzata nei confronti di questa classe dirigente: sono già tre (Massimo Ripepi, Eduardo Lamberti-Castronuovo e Ninni Tramontana) le importanti figure reggine che hanno fatto i primi passi per la candidatura a Sindaco fuori dagli schemi dei partiti tradizionali, con il sostegno di liste e movimenti civici. Ovviamente il tempo è ancora molto e ne scorrerà di acqua sotto i ponti fino alle elezioni: stavolta, però, la città non rimane inerme a guardare e prova a darsi una scossa. Dal basso, nel modo migliore, unendo forze sane e positive che si possano impegnare con grande entusiasmo e competenza per un futuro migliore.
L’auspicio è che questo tempo serva anche a unire questi movimenti in un’unica, grande, candidatura civica che consenta di non disperdere il consenso – già molto difficile da raggiungere al di fuori dai partiti convenzionali – vanificando così gli sforzi di progetti validi e importanti (e magari anche abbastanza simili), compromettendo una grande occasione. Quella, cioè, di rinnovare la classe dirigente della città con una nuova stagione in cui a governare Reggio ci siano professionisti innamorati, competenti e seri dopo la brutta parentesi degli ultimi anni.
