Meloni chiude la campagna elettorale di FdI a Roma: “Europee fondamentali. Ecco cosa faremo per le liste d’attesa”

Meloni a Roma: "di solito siete voi che dite grazie a me, oggi sono io che dico grazie a voi, per diverse ragioni. Grazie a voi per questa piazza meravigliosa"

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“Di solito siete voi che dite grazie a me, oggi sono io che dico grazie a voi, per diverse ragioni. Grazie a voi per questa piazza meravigliosa“. E’ quanto ha detto Giorgia Meloni, premier e leader di FdI, iniziando l’intervento dal palco della chiusura della campagna elettorale per le Europee a Roma. “Dicono che ormai le campagne elettorali e la politica in generale si facciano soprattutto in rete e sui social. Non per noi – ha continuato Meloni. Per noi le campagne elettorali si fanno soprattutto guardando le persone negli occhi, perché le persone possano vedere se il nostro sguardo è sincero. Noi non rinunceremo mai alla piazza, a stare in mezzo alla nostra gente, e per ricordarci chi siamo è qui che torneremo, in piazza, in mezzo alla gente”.

L’attacco al Pd

“Qualche giorno fa il candidato alla presidenza della commissione dei socialisti, tale signor Schmit, ha detto che i conservatori sono una forza non democratica, secondo il candidato di Elly Schlein e del Pd io che sono presidente dei conservatori e presiedo il governo italiano dopo essere stata eletta non sarei democratica”, evidenzia Giorgia Meloni. “Chiedo pubblicamente alla segretaria del Pd di dire se condivide o no queste parole ma non scappi anche stavolta. Elly, è una domanda semplice, condividi si o no che io non sia una leader democratica?”, ha detto Meloni.

“Voi fornite alibi agli estremisti per avvelenare le nostre democrazie con l’odio politico, e vi presentate come forze responsabili… È vergognoso che si usino questi temi per raggranellare qualche voto”. Lo ha detto Giorgia Meloni, premier e leader di FdI, attaccando la leader del Pd Elly Schlein e il candidato del socialista alla Commissione europea Nicolas Schmit: “Se non sono un leader democratico, cosa sono? Sono un dittatore? E se sono un dittatore, cosa si fa? La lotta armata per depormi? Sono dichiarazioni deliranti, irresponsabili, di gente che per raggranellare mezzo voto scherza con il fuoco. Signor Schmit, spero si renda conto di quello che dice: cosa accadrebbe se qualcuno dovesse prenderla sul serio, se qualche fenomeno imbevuto di idee estremiste dovesse passare alle vie di fatto?”.

Liste d’attesa

“Nei prossimi giorni faremo un altro provvedimento per costruire un meccanismo nazionale di monitoraggio delle liste d’attesa, che non esiste. Vuol dire avere possibilità di intervenire in maniera puntuali. E ci saranno soluzioni per effettuare visite e prestazioni sanitarie, che si faranno anche sabato e domenica, abolire il tetto di spesa per l’assunzione dei medici, coinvolgere più gli specializzandi, sanzionare i dirigenti sanitari che non dovessero rispettare gli obiettivi di riduzione delle liste d’attesa, premiandoli se invece lo fanno”, ha detto il premier dal palco di Piazza del Popolo.

Abbraccio a Salvini e Tajani

“Il 25 settembre del 2022 assieme a milioni italiani abbiamo scritto la storia, abbiamo archiviato la lunga stagione dei governi tecnici e delle maggioranze arcobaleno, abbiamo dato all’Italia finalmente un governo legittimato dal voto popolare, sostenuto da una maggioranza ampia e coesa. Vorrei che mandaste da qui un abbraccio a Antonio Tajani e a Matteo Salvini, impegnato in una analoga manifestazione a Milano. Un governo con programma ambizioso da portare avanti con un orizzonte di legislatura“. Lo ha detto Giorgia Meloni, premier e leader di FdI, dal palco della chiusura della campagna elettorale per le Europee del suo partito.

Il premierato

“Il premierato sta procedendo in parlamento nonostante sinistra e 5 stelle stiano facendo opposizione che non hanno riservato a nessun altro provvedimento di questo governo perché a loro proprio non va giù l’idea che possano essere i cittadini a decidere, vogliono che continui a decidere il palazzo, altrimenti il Pd come avrebbe fatto a governare perdendo le elezioni, come avrebbe fatto Conte a diventare presidente del consiglio quando gli italiani nemmeno sapevano chi fosse?”, ha detto Giorgia Meloni.

Appello al voto

“Dobbiamo spiegare agli italiani quanto sia decisivo questo voto, per troppo tempo non abbiamo dato il giusto peso a questo voto e lo abbiamo pagato, che ci piaccia o no”. Così la presidente del Consiglio e leader di Fdi Giorgia Meloni al comizio di chiusura della campagna elettorale per le europee a Piazza del Popolo a Roma ripetendo alla platea che un’Europa diversa “dipende da voi“. “Bisogna spiegare quanto sia maledettamente importante questo voto europeo, siamo a un punto di svolta, è importante che andiate a votare. Puoi anche non interessarti dell’Europa, potrà continuare a regolamentare e essere inefficace negli scenari di crisi che abbiamo alle porte di casa o fare meno cose e farle meglio, dipende da voi. Potrà continuare a fare la bella addormentata o investire di più sulla sicurezza anche per contare di più nelle decisioni. L’Ue potrà farci pagare 50-70 mila euro di tasca nostra o rispettare le specificità nazionali incentivando l’efficientamento energetico senza obblighi insostenibili”. Può volere “solo auto elettriche cinesi o lavorare per limitare le emissioni investendo su tutte le tecnologie disponibili, dipende da voi. Potrà continuare a seguire le eurofollie green e condannarci a nuove dipendenze o perseguire sostenibilità ambientale, economica e sociale”, occuparsi “dell’immigrazione incontrollata filosofeggiando su ricollocamenti inefficaci o controllare le frontiere esterne bloccare le partenze“, conclude Meloni.

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