Cantiere di Igiene Ambientale nel cosentino: “i lavoratori vanno difesi, non offesi”

Casciaro di Fp Cgil al fianco dei dipendenti di Scalea: "abbiamo fatto recuperare ai nostri Iscritti tutti gli scatti di anzianità"

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“Fare Sindacato non sempre significa fare buon Sindacato. Per fare buon Sindacato, occorrono pazienza, conoscenza delle norme contrattuali, disponibilità al confronto, e soprattutto ferrea volontà di fare solo ed esclusivamente gli interessi dei Lavoratori. È ciò che ha fatto la FP CGIL per il cantiere di Igiene Ambientale di Scalea, riuscendo a far recuperare ai propri Iscritti tutti gli scatti di anzianità, che finalmente ora vengono riconosciuti in busta paga, nonché l’anzianità convenzionale, nonché ancora un importo economico forfettario a copertura di quanto non era stato riconosciuto sin dalla data di assunzione da parte della società M.I.A.”.

Lo dichiara Vincenzo Casciaro, Segretario Generale FP CGIL Comprensoriale che prosegue: “tutto ciò, è giusto ribadirlo, non per responsabilità della Società M.I.A., ma a seguito degli errori commessi dal Comune di Scalea, che, nonostante le sollecitazioni della sola FP CGIL, non provvedeva a correttamente individuare in Capitolato di gara gli importi di spesa per il Personale da assumere nel servizio di igiene ambientale”.

“L’accordo sottoscritto con la società M.I.A. ha consentito di mettere i Lavoratori in linea con le norme del CCNL di categoria. Un risultato non facile, considerato che il Comune di Scalea, nell’atto di predisposizione del bando di gara, aveva omesso di indicare gli scatti, il parametro superiore, e in alcuni casi anche il giusto livello d’inquadramento”.

“Gli incontri che la FP CGIL ha avuto con gli Uffici Tecnici comunali, avevano solo in parte recuperato alcuni errori commessi dal Comune (come nel caso di taluni inquadramenti contrattuali), ma non risolveva la mancata indicazione in Capitolato degli scatti di anzianità maturati dai Lavoratori nei rapporti di lavoro precedenti. Insomma, un pasticcio burocratico che rischiava di far perdere mensilmente ai Lavoratori cifre importanti. A questa logica la FP CGIL non si è arresa”.

“Dopo mesi di trattative, la società M.I.A., cui va il merito di aver voluto condividere una soluzione positiva alla vertenza sollevata dalla FP CGIL, siamo arrivati a una soluzione dignitosa e rispettosa dei diritti e delle norme contrattuali. L’intesa raggiunta veniva sottoscritta dalla società M.I.A., dalla FP CGIL e dal CSA Fiadel, nonché dalla stragrande maggioranza dei Lavoratori del Cantiere di Scalea, tutti iscritti alle due sigle sindacali firmatarie”.

“La sottoscrizione dell’accordo avveniva senza commistioni né commissioni, come invece qualche mente contorta è abituata a pensare per nascondere i propri fallimenti sindacali. Da incoscienti, potevamo lavarcene le mani, affidando la vertenza alle lungaggini dell’azione legale, come fatto da altri; ma avremmo creato danni ai Lavoratori. Capiamo che qualche sindacalista, poco avvezzo al confronto e alle norme contrattuali (che tra l’altro nemmeno sottoscrive a livello nazionale), ci sia rimasto male: fare demagogia è più semplice e meno impegnativo dello studio continuo dei problemi e della ricerca di soluzioni dignitose”.

“Ma la FP CGIL lavora solo per far rispettare le norme e i contratti, non per portare acqua ai mulini di qualche avvocato, magari convenzionato. Qualcuno se ne faccia una ragione. Ci auguriamo solo che i pochi Lavoratori del Cantiere di Igiene Ambientale di Scalea, ancora non sottoscrittori dell’accordo voluto da FP CGIL, CSA Fiadel e M.I.A., si sentano liberi di condividere tale accordo, arginando qualche facinoroso e accettando un accordo, che gli restituisce soldi, dignità, pari opportunità”.

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