Reggio Calabria, vanno a votare ma il seggio è chiuso: disavventura clamorosa

Reggio Calabria, una cittadina indignata dopo aver trovato il proprio seggio elettorale chiuso senza alcun tipo di preavviso. La lettera pubblica inviata a StrettoWeb

StrettoWeb

Sogno di avere dei diritti…“. Si intitola così il durissimo sfogo di una cittadina di Reggio Calabria, Maria Nocito, che auto ironicamente si firma “neo sportiva pedestre” dopo l’avventura vissuta oggi. “Nella speranza di poter espletare il cosiddetto diritto al voto, in un pomeriggio assolato decido di intraprendere quella che si dimostrerà essere un’avventura più che un diritto/dovere…” esordisce la signora.

Mi reco alla scuola Pythagoras sede del seggio, a piedi visto che non guido ed ahimè cancelli chiusi … Ops ed ora?… forse il caldo mi avrà erroneamente fatto capire male?… volevo votare di sabato pomeriggio!… ma pian piano scopro di non essere l’unica malcapitata … ero in buona compagnia… e via con le telefonate: uffici comunali neanche a parlarne, ferma in mezzo alla strada tra gli interrogativi dei presenti non rimane che la telefonata al buon amico di turno, che ovviamente ringrazio pubblicamente, che si adopera per farmi sapere che essendo la scuola ormai da tempo inagibile il seggio elettorale è stato spostato altrove … altra sede altri 2 km circa sotto il sole a piedi …

Certo, – continua la lettera – potrei ringraziare il Sindaco perché forse così pensava ad un programma fitness associato alle elezioni europee … uhmmm… potrei ringraziare per avermi fatto bruciare 207 kcal… uhmmm … vorrei invece fargli notare che un cittadino paga le tasse per avere dei servizi che in questa città sono ormai diventati una chimera… ha presente Sindaco per esempio che si dovrebbe avvertire un cambio di sezione elettorale con i famosi talloncini adesivi che si mandano a casa un po’ di tempo prima?!… ha presente Sindaco che ci sono persone anziane o disagiate che non hanno proprio tutta sta voglia di farsi km a piedi per trovare l’agognato seggio elettorale?!… mi è d’obbligo a questo punto aggiungere che i disservizi in questa città, ormai ultima per vivibilità, ultima in tutto, crescono e si moltiplicano nelle elementari e quotidiane azioni …”

“Voglia Sindaco prendere atto – conclude la signora – che se il malcontento aumenta e non decresce si dovrebbe adoperare e cambiare strategia ammesso che Lei abbia mai avuto un programma strategicamente adatto alla nostra città.

Maria Nocito

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