Omicidio coniugi Fioretto, dopo 33 anni la svolta: arrestato il presunto killer cosentino

Un duplice omicidio che, dopo 33 anni e un'archiviazione, si appresta ad essere risolto: in manette un 58enne cosentino

StrettoWeb

Un efferato omicidio consumatosi ben 33 anni fa, il 25 febbraio 1991, e che ora potrebbe avere un colpevole: è Umberto Pietrolungo, originario di Cetraro in provincia di Cosenza, arrestato dalla Polizia su ordinanza del Gip di Vicenza per l’assassinio dei coniugi Fioretto. La vicenda di cronaca nera ha tenuto banco all’epoca dei fatti: l’avvocato penalista Pierangelo Fioretto, 59 anni, stava rientrando a casa in contrada Torretta, nel vicentino, quando è stato raggiunto da 4 colpi di pistola. La moglie Mafalda Bagnozzi, 52enne, era accorsa per aiutarlo ma è stata anche lei uccisa.

Un duplice omicidio che, tra archiviazioni e piste false, non ha visto risoluzione fino ad oggi: sul luogo del delitto, all’epoca, era stata rinvenuta una pistola giocattolo modificata proprio per essere letale, metodo largamente utilizzato dalle bande criminali. Dapprima si pensò ad un cliente dell’avvocato “scontento” o, comunque, un episodio che avesse a che fare con la sua professione. In seguito, si ipotizzò una resa di conti per un prestito di denaro. Tutte piste, però, che si rivelarono vane portano all’archiviazione del caso.

Fino ad oggi: grazie all’evoluzione delle tecnologie legate al Dna e all’interpretazione delle impronte digitali, la Procura di Vicenza ha avuto gli elementi necessari per chiudere l’indagine. Ad incastrare il presunto serial killer calabrese sarebbero le impronte digitali parziali sul silenziatore della pistola e le tracce di Dna rilevate in un guanto usato per l’omicidio.

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