Ripepi: “inchiesta su scambio politico-mafioso fa emergere quadro gravissimo, Falcomatà si dimetta” | INTERVISTA

Reggio Calabria, le parole del consigliere Comunale Massimo Ripepi sugli scambi elettorali politico-mafiosi

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Relativamente all’inchiesta Ducale sugli scambi elettorali politico-mafiosi a Reggio Calabria in occasione delle elezioni Comunali del 2020, il consigliere Comunale Massimo Ripepi ha affermato: “io penso che sulle dimissioni del sindaco non c’è dubbio alcuno. Questa infamia che c’è sulla nostra città determina un depotenziamento totale della capacità politica della nostra amministrazione. Falcomatà è coinvolto in prima persona con delle intercettazioni molto precise e molto dettagliate con incontri segreti fatti da lui. Sulle intercettazioni non si può fare nulla e si vede il modus operandi della persona. Siamo andati su tutti i telegiornali del Mondo, quando Falcomatà va a Roma a trattare una questione per tutti noi qual è la forza politica e l’attendibilità di un sindaco che è incappato in questa cosa?”.

“La situazione depotenzia fisiologicamente la credibilità della Città. Ecco perché ho chiesto le dimissioni. Al di là del garantismo che ci porta ad affermare l’innocenza fino a sentenza definitiva, rimane il fatto che le intercettazioni pubblicate dimostrano relazioni moralmente intollerabili tra il sindaco di Reggio Calabria e il genero del boss della cosca Araniti. Un fatto che a prescindere dallo sviluppo giudiziario getta un’onta sulla città con i prevedibili blocchi che un amministratore responsabile dovrebbe scongiurare. Tutto ciò rischia di compromettere agli esordi un grande progetto: quello del Ponte sullo Stretto”.

In una sintesi dunque del mandato politico di Giuseppe Falcomatà, Ripepi ha evidenziato: ”Reggio ha visto prima il commissariamento per 18 mesi, poi 11 anni di Amministrazione Falcomatà durante i quali la città è stata messa in ginocchio sotto ogni punto di vista, poi la questione del Miramare seguita da un devastante blocco amministrativo prodotto dal timore di prendere qualsivoglia decisione. E adesso? L’inchiesta Ducale, che colpisce il sacrosanto diritto al voto. Con quale credibilità potremo sederci ai tavoli politici? Come potremo interloquire a livello nazionale e internazionale?”.

“Abbiamo due possibilità se Falcomatà non si dimetterà: o si insedia una Commissione Speciale per indagare sugli atti amministrativi, oppure la Commissione Controllo e Garanzia, che presiedo, interviene per controllare gli atti amministrativi. Se ci sono atti amministrativi che fanno parte di questa indagine, possiamo trattarli senza toccare l’indagine giudiziaria. Io dico che se c’è il rischio che arrivi la Commissione d’Accesso, siamo rovinati, avremo altri 18 mesi di commissariamento e la nostra città sarà definitivamente distrutta.”- ha concluso Massimo Ripepi.

Massimo Ripepi: "da inchiesta su 'Ndrangheta e Falcomatà quadro gravissimo, adesso il Sindaco dovrebbe dimettersi"
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