Autonomia Differenziata, è guerra! Tutte le reazioni della politica: da Meloni e Salvini a Conte e Schlein

L'Autonomia Differenziata diventa legge e scatena reazioni contrapposte: i pensieri degli esponenti dei principali partiti politici italiani

StrettoWeb

Una Legge definita dalle Opposizioni come “SpaccaItalia”. Perché a spaccarla, prima ancora che Legge stessa, è il pensiero della popolazione. Prevedibile che ci fosse un’incredibile onta di reazioni all’approvazione in Italia dell’Autonomia Differenziata. La Sinistra si muove insieme per dire “no”, come fatto finora, mostrandosi compatta. A Destra, invece, esulta senza dubbio la Lega con Calderoli, promotore della Legge, così come Salvini e il Premier Meloni. Frammentata la posizione di Forza Italia, soprattutto in alcune Regioni del Sud. In Calabria, ad esempio, i deputati azzurri non hanno votato. Chiara e netta, in tal senso, la posizione del Governatore Roberto Occhiuto, che si è espresso con una nota. E a livello nazionale? Queste le reazioni dei più importanti partiti politici.

Meloni: “passo avanti per una Italia più giusta”

“Più autonomia, più coesione, più sussidiarietà. Ecco i tre cardini del disegno di legge sull’autonomia differenziata approvato alla Camera. Un passo avanti per costruire un’Italia più forte e più giusta, superare le differenze che esistono oggi tra i diversi territori della nazione e garantire gli stessi livelli qualitativi e quantitativi delle prestazioni sull’intero territorio. Avanti così, nel rispetto degli impegni presi con i cittadini”. Così il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Tommaso Foti, annunciando in aula il voto favorevole sulla riforma dell’autonomia differenziata, ha detto: “Si è parlato molto in quest’aula della vicenda di un’autonomia differenziata che penalizzerebbe il sud. Io ho qui una delibera della giunta regionale della Campania del 2019 che chiede l’applicazione della articolo116 comma 3 della Costituzione e negli indirizzi c’è scritto: ‘La Campania costituisce una realtà matura per sperimentare forme e condizioni particolari dell’autonomia e l’ottenimento di ciò, come consentito dalla Costituzione, permetterebbe di rafforzare il ruolo nevralgico in ambito socio-economico anche a beneficio dell’interesse della collettività nazionale’. Questi sono atti non parole da campagna elettorale. Io non cito la paccottaglia, io cito documenti”.

Sempre rivolgendosi alle opposizioni, ha ricordato le volte in cui la riforma è stata affrontata e richiesta anche dal centrosinistra e aggiunto: “Bastava che la faceste voi la legge, se eravate così capaci. Non eravate in grado di scrivere come si poteva applicare questa norma?”. Quindi ha concluso ironizzando sulle forze del cosiddetto ‘campo largo’: “E’ inutile che vogliate menar il can per l’aia, vi abbiamo preso con le mani nella marmellata. Altro che maschere e volto, voi siete solo maschera. Il volto l’avete perso da tempo. Uno nessuno e centomila, buona fortuna camposanto!”.

Salvini: “meno sprechi e più servizi”

Le fa eco il leader della Lega Salvini: “Per un’Italia più efficiente e più moderna, con meno sprechi e più servizi a tutti i cittadini, da Nord a Sud: dopo tanti anni di battaglie e di impegno, nonostante le bugie e gli attacchi della sinistra, grazie alla Lega ed al governo l’Autonomia richiesta da milioni di Italiani è stata approvata questa mattina anche alla Camera ed è finalmente legge”.

“A dirlo mi tremano le gambe per l’emozione. C’è il via libera definitivo della Camera all’Autonomia differenziata!”. Lo scrive sui social, postando una suo foto in Transatlantico, il ministro per gli Affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli. “L’approvazione di oggi – aggiunge – è il coronamento di anni e anni di battaglie politiche della Lega, all’interno delle istituzioni e nelle piazze insieme ai militanti, con un voto che scrive una pagina di storia per tutto il Paese. Un percorso che mi rende particolarmente orgoglioso, quando penso al mio caro nonno Guido e al suo progetto del Movimento Autonomista Bergamasco. Nel mio cuore scorre un sangue autonomista fin da prima che io nascessi, è bello pensare di aver coronato anche il suo sogno”.

“Da questo momento in avanti c’è un iter tracciato e ben definito, che permetterà alle Regioni di valorizzare le proprie eccellenze e garantire servizi sempre migliori ai cittadini, nel segno della responsabilità e della trasparenza. Sbaglia chi dice che questo provvedimento spaccherà l’Italia, perché farà l’esatto contrario. L’obiettivo è permettere a tutte le Regioni di correre sempre più veloce, riducendo i divari territoriali e realizzando quell’unità che c’è solo sulla carta. L’orizzonte è davanti a noi e la via da intraprendere è definita, ora non resta che avere il coraggio di percorrerla. Si apre una fase nuova, il Governo sarà al fianco di chi vorrà cogliere questa storica sfida”, conclude Calderoli.

“Oggi, più che mai, è chiaro che l’autonomia differenziata è la scelta migliore per il futuro dell’Italia, un sogno che diventa realtà, richiesto a gran voce da Veneti e Lombardi con i referendum del 2017. Mentre la sinistra ha continuato strumentalmente ad opporsi all’attuazione della Riforma del Titolo V^ della Costituzione, la Lega ed il Centro Destra al Governo, dopo la seduta fiume di questa notte, hanno riscritto la storia, approvando in via definitiva il DDL Calderoli”. Lo dichiara Massimo Bitonci, sottosegretario al Mimit, presente in aula tra i banchi del Governo durante i lavori d’aula.

“Un grande risultato, che ora, attraverso le intese con le Regioni, potrà portare nuove materie per le regioni che vorranno cogliere questa fondamentale opportunità. Maggiori competenze e responsabilizzazione degli amministratori locali sull’azione amministrativa, razionalizzazione della spesa, costi e fabbisogni standard cancellando il criterio della spesa storica e con i Lep, garanzie nazionali per i servizi sociali essenziali per combattere le diseguaglianze sociali. Attuazione di una riforma che unisce e non divide”.

Schlein: “vergognoso scambio”. E il PD annuncia raccolta firme

“Sancite che esistono cittadine e cittadini di serie A e di serie B a seconda della Regione in cui nascono. Non si è mai vista una sedicente patriota spaccare in due il paese con questa autonomia differenziata fatta senza un euro. Oggi si consuma il secondo atto di un vergognoso scambio fatto sulla pelle delle italiane e degli italiani. Ci avete tenuti qui tutta la notte, con quale urgenza? Lo abbiamo capito: quella di ottenere lo scalpo del sud e per un cinico baratto con la Lega. Avete colpito la coesione del nostro paese”. Queste le parole di Elly Schlein.

Il Partito Democratico ha annunciato che “insieme alle altre opposizioni, ai movimenti e alla società civile, siamo pronti a raccogliere da subito le firme per un referendum abrogativo che boccerà lo ‘spacca Italia'”.

Conte: “continueremo a contrastarli”

Giuseppe Conte arrabbiato: “Sono le 7.39: da ieri e per tutta questa notte stiamo contrastando la maggioranza decisa ad approvare, in questa seduta fiume alla Camera, il disegno di legge Spacca-Italia, che condanna il Sud e le aree più in difficoltà del Paese al peggioramento delle proprie condizioni riguardanti la sanità, l’istruzione, i trasporti. Continueremo a contrastarli in tutti i modi: in Parlamento e nelle piazze”.

Poi in un altro post sui social attacca Meloni: “Fratelli d’Italia, pur di portare a casa il premierato, ha ceduto allo scambio con la Lega e all’approvazione dell’autonomia differenziata che spacca il Paese. Si fanno chiamare Fratelli d’Italia ma poi dividono gli italiani in serie a, b, c”.

Il vicepresidente della Camera, Sergio Costa, del Movimento 5 Stelle, aggiunge: “L’approvazione dell’autonomia differenziata rende questo giorno nefasto per tutto il Paese. Gli effetti si vedranno nei prossimi mesi: scuola, ambiente, sanità, politiche sociali. Tutto sarà frammentato e chi è già più indietro precipiterà nel baratro. Non sono previsioni da Cassandra, purtroppo è scritto nero su bianco nella legge. La narrazione trionfalistica del governo non servirà a nascondere la realtà”.

Boschi: “ci saranno più burocrazia e più diseguaglianze”

Maria Elena Boschi spiega perché ha votato contro: “Abbiamo appena finito una lunga nottata in Parlamento per approvare l’autonomia differenziata. Noi ovviamente ci siamo opposti in tutti i modi: un’autonomia differenziata che divide il Paese. Ci saranno più burocrazia e più diseguaglianze”, scrive a sua volta in un post su Facebook e aggiunge: “La maggioranza ha approvato questo testo di notte con un atteggiamento da caterpillar: più dimostravamo che le cose non avevano senso, più andavano avanti. Peccato, un’occasione persa. Buongiorno a tutti voi. Buona notte alle istituzioni”, conclude.

Bonelli: “oltraggio alla storia della Repubblica”

Il deputato di Verdi e Sinistra Angelo Bonelli denuncia l’“atteggiamento oltraggioso dei leghisti in aula questa mattina dopo l’approvazione dello spacca Italia. L’altro giorno hanno fischiato e picchiato chi mostrava la bandiera d’Italia. Oggi sono venuti in aula con le bandiere dell’indipendentismo padano per festeggiare il mercimonio tra Meloni e Salvini: autonomia differenziata in cambio del premierato. Quello che è accaduto stamattina è un oltraggio alla storia della Repubblica Italiana. Ma la storia d’Italia non può essere messa in vendita e, dopo la bellissima piazza di ieri, continuerà la mobilitazione delle italiane e degli italiani per difendere l’unità del Paese, la democrazia e la nostra Costituzione”.

Condividi