La Calabria premia l’attore, il doppiatore e l’uomo Giancarlo Giannini | FOTO

Grande successo per la prima edizione del "Premio Cassano Cultura", promosso dal comune di Cassano all'Ionio, con un riconoscimento per l'attore italiano

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Col Premio “Cassano Cultura” si aprono ufficialmente gli eventi estivi dell’estate cassanese 2024. Ad inaugurare la serie di iniziative (che sarà resa nota nelle prossime ore) è stato Giancarlo Giannini, mostro sacro del cinema italiano che, insieme a Rodolfo Valentino, è entrato nella Walk of fame di Hollywood. Il 6 marzo 2023, infatti, ha ricevuto la stella a Los Angeles.

Cassano premia l’attore, il doppiatore e l’uomo Giannini

Un ulteriore riconoscimento internazionale al grande attore italiano che nel corso della carriera si è aggiudicato nel 1973 il Prix d’interprétation masculine al Festival di Cannes per Film d’amore e d’anarchia e nel 1977 la candidatura all’Oscar al miglior attore per la sua interpretazione in Pasqualino Settebellezze, entrambi film diretti da Lina Wertmüller.

Ha inoltre vinto sei David di Donatello, sei Nastri d’argento e cinque Globi d’oro. È anche noto per aver interpretato René Mathis nei due film della saga di James Bond Casino Royale e Quantum of Solace. Come doppiatore, ha prestato la voce a Al Pacino in buona parte della sua filmografia e Jack Nicholson in alcune delle sue interpretazioni più importanti.

Così l’amministrazione comunale cassanese, in collaborazione con la Creativa del direttore artistico Andrea Solano (a cui è stata affidata anche la direzione del Premio Cassano Cultura) e la Pro Loco Magna Graecia, ha deciso di assegnargli la prima edizione del prestigioso riconoscimento.

Una nutrita platea

L’evento – che si è tenuto nella splendida cornice di Piazza Sant’Eusebio di fronte alla Basilica Minore Cattedrale di Cassano centro – è stato presentato dalla giornalista Serenella Chiodi.

Presenti la giunta comunale al gran completo con in testa il sindaco Gianni Papasso e il presidente del consiglio Lino Notaristefano, la Polizia Locale con il vicecomandante Marcello Papasso, oltre a tantissimi cittadini arrivati per omaggiare e consacrare la cultura e il personaggio di Giancarlo Giannini. L’iniziativa ha vista la partecipazione musicale di Marco Zurzolo e il coordinamento tecnico di Liborio Salerno.

Dopo i saluti istituzionali affidati all’assessora alla Cultura Annamaria Bianchi, è andata in scena una intervista-spettacolo sul percorso artistico del maestro Giannini. Sono stati proiettati alcuni spezzoni dei suoi film importanti e i momenti significativi della sua carriera artistica. Giannini, dal canto suo, ha raccontato ai presenti di vivere secondo la massima Socratica del “so di non sapere” perché l’attore non deve sentirsi mai arrivato ma, anzi, deve rimanere sempre umile, avere sempre voglia di scoprire cose nuove e sperimentare.

Il compito dell’attore secondo Giannini

“Il compito dell’attore – ha ribadito – deve essere quello di raccontare la semplicità, lo stupore, ragionando secondo il fanciullino di Pascoliana memoria che permette di scoprire l’intima essenza del mondo facendosi continuamente domande”.

Dopo l’intervista Giannini ha letto poesie e monologhi che hanno reso ancora più suggestivo lo scorcio del borgo antico di Cassano centro. A consegnargli subito dopo il premio sono stati l’assessore Bianchi, il sindaco Papasso e il direttore artistico Solano.

La città cantiere figlia della Magna Graecia

“Siamo nel cuore pulsante di Cassano centro – hanno commentato il sindaco Papasso e l’assessore Bianchi nei loro interventi – un territorio meraviglioso che si trova al centro dell’abbraccio tra il massiccio del Pollino e il mare di Sibari e che non è solo, come la definiscono in tanti, una “città cantiere”.

“Sono in corso decine di cantieri che porteranno nei prossimi mesi tante nuove opere pubbliche ma la nostra amministrazione comunale non ha mai trascurato altri aspetti come l’accoglienza, il sociale, l’intrattenimento e, soprattutto, la cultura”.

Qui la Grecia è diventata “Magna” e noi siamo qui per prendere figuratamente la mano dei nostri antenati e valorizzare il nostro territorio. Lo stiamo facendo e questo premio, che abbiamo intenzione di storicizzare, ne è un chiaro esempio”.

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