Mediterranean Life, furia Falduto: Falcomatà 3 mesi fa aprì al confronto, ma “da allora non è cambiato nulla”

Mediterranean Life, le parole di Falduto contro Falcomatà: nulla è cambiato da quanto affermato tre mesi fa dal Sindaco di Reggio Calabria

StrettoWeb

“Rischio di risultare antipatico, però colgo l’occasione di ringraziare Pino Falduto. Lui ha un carattere fumantino perché quando crede in qualcosa si arrabbia se quella cosa non va avanti. Vediamoci e parliamone, ho apprezzato molto il suo approccio e quello che ha detto. Per noi l’impegno assunto in Consiglio Comunale non rimane lettera morta e, dopo un periodo di difficoltà varie che abbiamo avuto un po’ tutti, i tempi sono maturi per ritornare a parlarne e ad attivare quel percorso che il Consiglio Comunale ha deliberato”. Queste parole, sul Mediterranean Life, le pronunciava Giuseppe Falcomatà lo scorso aprile. Tre mesi fa. Il Sindaco di Reggio Calabria apriva al confronto con Falduto, che da anni sollecita, stuzzica, prova a smuovere le acque, si fa vivo, propone, invia lettere e chiede confronti relativamente alla grande e futuristica opera che sorgerebbe a sud della città. Un’opera, va ricordato, che non necessità di finanziamenti comunali o pubblici.

Risultati? Da quella dichiarazione di aprile, nulla è cambiato. E’ lo stesso imprenditore reggino a evidenziarlo con un post su Facebook ricco di rabbia. I motivi? Perché oggi il palazzo del Comune ha ospitato la conferenza stampa di una società privata, la Reggina, fatto forse più unico che raro (considerando che le presentazioni il club amaranto le ha sempre tenute al Granillo o al Sant’Agata).

“Reggina, Riggitani e ‘trasportatori di materiali ferrosi di nessuna utilità’. Il video con il Sindaco si riferisce ad una sua intervista di tre mesi fa. Da allora non è cambiato nulla, ha scritto Falduto. “Palazzo San Giorgio è diventato il luogo privilegiato per ricevere società private (la Reggina con la conferenza di ogg, ndr) che condividono con il Sindaco e l’Amministrazione una certa visione del rapporto pubblico/privato, mentre viene precluso alle aziende come la nostra che, nel rispetto della legge, vogliono realizzare iniziative imprenditoriali autonome senza richiedere denaro e beni pubblici”.

“Le persone che rappresentano le istituzioni comunali, e non solo, ignorano deliberatamente le richieste e le istanze, e si permettono anche di sorridere su questioni che potrebbero essere determinanti per il futuro di Reggio Calabria. Dalla roboante e simpatica dichiarazione sono passati tre mesi senza nessun riscontro alle nostre missive. Caro Totò, come ci dicevamo parlando della classe politica e dirigente attualmente in auge, ‘è tempo perso’, ma prima o poi…”.

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