In Calabria siccità da record e coltivazioni a secco: chiesto lo stato di calamità naturale

Coldiretti Calabria ha scritto agli organi competenti affinché possano accertare i danni e consentire il riconoscimento dello stato di calamità naturale per via della siccità soprattutto nel crotonese

StrettoWeb

Dopo la scarsità dei raccolti che hanno più che dimezzato i redditi degli agricoltori, l’estate bollente – con temperature massime e che non accennano a diminuire – e l’assenza totale di precipitazioni hanno creato un mix esplosivo per le campagne, in particolare nel crotonese. “Giungono dal territorio – afferma Coldiretti Calabria – accorate segnalazioni che a causa delle alte temperature si riscontrano scottature da eccessivo caldo a pomodori, melanzane, peperoni e angurie su una superficie che si stima superiore ai 2000 ettari”.

A fronte di questa situazione, il presidente di Coldiretti Calabria Franco Aceto ha scritto all’Assessore Regionale all’agricoltura Gallo e al Direttore del Dipartimento Iritano affinché “possano intervenire per accertare i danni, delimitare le aree colpite e consentire il riconoscimento dello stato di calamità. Quello che preoccupa è anche la perdita di quote di mercato per le produzioni agricole”.

Condividi