Ponte sullo Stretto, Risitano insiste: le risposte di autorità e scienza “valgono zero”

Ponte sullo Stretto, la nota del Prof. Ing. Antonino Risitano

StrettoWeb

“Dopo aver sentito ripetere fino alla noia le stesse “mezze verità” (come dico io peggio delle falsità) il dottor Ciucci o dottor “ tutto a posto” parla in modo generale dei tanti problemi che per Lui non esistono perchè tutti risolti. Per quanto riguarda il punto “cavi di sospensione del ponte” manifesta le solite inesattezze sull’uso dei cavi PPWS in altri ponti completamente diversi del Messina bridge”. E’ quanto afferma in una nota il Prof. Ing. Antonino Risitano.

“Diversi, sia per lunghezza campata, sia per esercibilita’, sia per tipologia di applicazione. Inesattezze, già da me , in altre occasioni, fatte presenti. In relazione a quanto riportato nell’articolo, ci si sofferma ad analizzare solo la seguente affermazione: ‘per quanto riguarda i tempi e modalità delle prove di fretting fatigue, ovvero fatica da sfregamento cavi-selle, queste hanno una durata di alcuni mesi – non certo di anni e tantomeno di decenni- e si avvalgono di martinetti idraulici e strutture con dimensione massima di 20-25m'”.

“Una tale affermazione mette subito in evidenza la poca confidenza del dottor Ciucci con prove e sistemi di prove di fatica. Non esistono, infatti, al mondo martinetti con dimensioni di 20-25 m. Ciò detto, dalla riportata dichiarazione, si nota:

1. Che le prove di sfregamento cavi-selle non sono state fino ad oggi mai eseguite e se occorressero anni, mesi, o giorni, per l’importanza delle stesse, esse debbono essere, subito, prima di qualsiasi altra attività, eseguite. Ne dipende la fattibilità o meno della struttura ponte.Se i cavi non danno certezze il ponte non è tecnicamente affidabile e di conseguenza non realizzabile.
2. ⁠le attrezzature di prova di cui parla il dottor Ciucci non esistono sul mercato e debbono essere costruite. Per la costruzione e per la messa a punto con i necessari sistemi elettronici di controllo, sono necessari non meno di 18 mesi (un anno e mezzo),
3. le prove da eseguire con attrezzature (non martinetti) da 20-25 m non possono durare mai meno di 5 anni. Primo perché i martinetti per attrezzature di quelle dimensioni (20-25m), possono lavorare al massimo a frequenza di 2Hz, ripeto, al massimo. Secondo, perché le prove debbono essere eseguite a norma. Per costruire una curva SN secondo normativa (stair case) occorrono un minimo di 20 provìni (tratti di PPWS) . Adottando, per ciascun provino, il numero di 10.000.000 cicli, di cui parlava l’ingegnere Devitofranceschi nella sua relazione al Comune di Messina del 21.06.24, occorrerebbe, portando il provino a fine vita, un numero di secondi pari a 5.000.000. (Per20 provìni a fine vita 100.000.000 di secondi pari a 3.17 anni di lavoro macchina (24/24 ore/giorno). In realtà non tutti i provìni vanno a fine vita, per cui tale tempo netto può ridursi almeno a 2/3, quindi a circa 2 anni. Sapendo, per esperienza, che i tempi morti (cambio provìni, cambio oli martinetti, guasti, controllo e messa a punto meccanica ed elettronica) sono almeno uguali ai tempi netti di prova, si ha la stima del tempo: non mesi ma anni, almeno 4 anni. A cui va aggiunto 1 anni e mezzo, come già detto, per la realizzazione della macchina e sua messa a punto. Questo per una curva su un solo trefolo o coppia di trefoli. (Per correttezza scientifica, debbo dire che con l’analisi di un solo trefolo ancora il problema della verifica del cavo non sarebbe per niente risolto)”.

“Chiarito quanto sopra, anche per evitare inesatte informazioni da parte del giornale, si chiede al dottor Ciucci:
A) di far verificare dai suoi esperti, (compreso il CS) se i miei numeri e le mie osservazioni sono prive di contenuti tecnici scientifici. Rispondendo magari con numeri e conteggi così come da me dimostrato.
B) di fornire i dati sulle prove già effettuati da Società dello Stretto nel 1992 secondo quanto riportato a pag 42 dell’ elaborato PS0043-FO del progetto definitivo. Dati, in termini di programma di prove, di tempi di prova, di risultati. (Di questi ultimi mai nessuno ha dato notizie).Essi potrebbero servire allo stesso dottor Ciucci per chiarisi le idee sui tempi di prova ed evitare così quelle inesattezze tipiche di chi non ha alcuna competenza”.

“Credo proprio che il dottor Ciucci non si possa rifiutare di fornire risposte alle due semplici mie richieste, ne varrebbe della sua credibilità. Attendo quindi risposte puntuali. Preciso, per la ennesima volta, che la piena affidabilità dei cavi principali costituisce l’elemento essenziale per la realizzazione del ponte ad una campata. Tutti i problemi elencati nell’articolo e a cui il dottor Ciucci tenta di dare risposta, valgono zero se i cavi non dovessero dare la necessaria sicurezza e affidabilità. Il ponte, ovviamente, non potrebbe essere costruito”. 

 

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