ACR Messina: è tanto chiedere una stagione “serena”?

L’obiettivo è dichiarato, migliorare il risultato della passata stagione puntando alla griglia play-off

StrettoWeb

Una cosa è certa, la serenità non è un qualcosa che appartiene al tifoso Messinese. Ancora una volta, contrariamente a quello che si pensava a giugno dopo l’iscrizione arrivata in anticipo comunicata tramite i canali social, è stata e continua ad essere un’estate travagliata. Da qui l’annuncio dei gruppi organizzati di disertare le partite casalinghe, fino a quando non verrà definitivamente formalizzata la cessione. Troppi i dubbi, dovuti alla silenziosa trattativa per il passaggio di proprietà, troppe le lacune dal lato sportivo, con l’arrivo al 4 agosto di soli quattro elementi “over” (di cui due ‘99).

La società, sfruttando anche le difficoltà di altre squadre del girone C, si presenta ai nastri con l’obiettivo dichiarato di riuscire finalmente a non arrivare con “l’acqua alla gola” a fine campionato cercando punti salvezza. Nei quattro anni in serie C di questa gestione, due salvezze raggiunte alla penultima giornata, caso volle per mano di due Messinesi omonimi, Giuseppe Rizzo, autore del gol decisivo nella vittoria casalinga col Taranto, e Giuseppe Salvo, autore di uno dei due gol nel pareggio casalingo col Potenza.

L’altra salvezza, raggiunta in extremis quando sembrava ormai insperata, è arrivata nella finale playout di ritorno con la Gelbison grazie a un gol negli ultimi minuti di un altro messinese, Antonino Ragusa, passato in questa sessione di mercato ai “dirimpettai” della Reggina. Le sorprese però potrebbero essere dietro l’angolo. Vero è che “l’annata Juve Stabia” capita una volta su mille, ma la speranza che finalmente si possa arrivare alle ultime di campionato almeno con la salvezza in tasca, puntando alla griglia play-off, è l’ultima a morire.

Condividi