Sant’Alessio “Condito&Saporito”: lo street food e la musica dei Ramblers infiammano un pubblico “infinito”

L'evento musicale, organizzato dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria in collaborazione con il Comune di Sant'Alessio, è "destinato a rimanere nella memoria del piccolo centro preaspromontano

  • Sant'Alessio Modena City Ramblers
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Si è concluso in bellezza lo street food “Condito&Saporito” che ha visto l’esibizione dello storico gruppo italiano “Modena City Ramblers” suonare con il loro genere musicale “combat folk”, unico e coinvolgente, che richiama il folk irlandese. L’evento musicale, organizzato dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria in collaborazione con il Comune di Sant’Alessio, è “destinato a rimanere nella memoria del piccolo centro preaspromontano”.

Un pubblico numerosissimo ed entusiasmante nella grande via Roma, dove è stato allestito il palcoscenico, che ha ballato e cantato i famosi brani proposti dai Ramblers e condotti dall’incredibile frontman Davide “Dudu” Morandi, intercalando con appelli ed inviti. Migliaia i visitatori convenuti a Sant’Alessio, paese collinare e pianeggiante, che dista pochi minuti dal mare e dalla stazione sciistica di Gambarie, per assistere al concerto e a degustare le bontà del luogo cucinate nel rispetto delle tradizioni e delle diverse abilità culinarie degli chef.

I prodotti tipici

Tra i prodotti tipici apprezzati dai visitatori si annoverano: maccheroni al Regno delle due Sicilie, con guanciale, fonduta di caciocavallo di Ciminà, cipolla di Tropea e pesto al pistacchio; brasato di maialino nero di Calabria con spezie aspromontane e uvetta passa; maccheroni “sciala populu”; patate aspromontane con cipolla di Tropea e ‘nduja; panino con salsiccia e peperonata; varietà di hamburger di scottona, di salsiccia e di carne sfilacciata di maiale con caciocavallo di Ciminà, pecorino e funghi porcini; stinco di maiale; pizza al forno a legna; pannocchie arrostite e bollite; crespelle e frittelle ai fiori di zucca; alette di pollo alla paprika e nuggets di pollo e patatine; degustazione di amari calabresi.

Gli stand degli operatori economici sono stati presi d’assalto dai visitatori, a testimonianza del grande interesse che l’iniziativa ha saputo suscitare tra le persone interessate a degustare le buone pietanze cucinate al momento e apprezzate anche dalla band che si è soffermata, per diverso tempo, ad assaggiare le diverse tipicità. I numeri dello street food sono stati da capogiro, se consideriamo un paese con appena 300 abitanti: 7.000 visitatori circa, 300 kg di maccheroni cucinati, 1.000 ciambelle, quasi 1.000 hamburger, 800 bomboloni, 600 pannocchie, 5 chilometri di macchine parcheggiate lungo la strada statale e circa 80 volontari che hanno contribuito all’ottima riuscita degli eventi.

I ringraziamenti

“Organizzazione impeccabile, coordinata dall’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Marra e gestita dai soci e simpatizzanti della Pro Loco, che hanno sapientemente curato, con criterio e ordine, ogni fase dello street food “Condito&Saporito”: dai parcheggi, alle navette che trasportavano i visitatori da e per il centro del paese; dalla modulazione del traffico che ha defluito con sicurezza lungo la via secondaria Giovanni Poalo II, alla conduzione degli spazi comuni mantenendoli sempre puliti e pronti per essere utilizzati”, si legge nella nota.

“Un ringraziamento particolare alla cooperativa Coopisa e a tutti coloro che hanno collaborato per l’ottima riuscita delle diverse iniziative che hanno visto il paese impegnato dieci giorni con eventi di alto profilo culturale, musico-teatrale e gastronomico. Sentimenti di gratitudine verso i volontari della Croce Rossa e le forze dell’ordine, in particolare ai carabinieri, che hanno garantito la loro presenza durante gli eventi. La nuova Amministrazione comunale tiene a sottolineare che in soli quaranta giorni è riuscita ad organizzare un cartellone di appuntamenti di tutto rispetto per l’estate 2024 e offrire agli abitanti, agli emigrati, ai turisti e agli operatori economici un carnet di eventi dignitoso di un paese ricco di storia, bellezza territoriale, accoglienza e con un cuore grande”.

“Riprendendo le parole dell’antropologo calabrese Vito Teti, che considera i paesi non prodotti da promuovere e vedere, senza i quali la regione perderebbe l’anima, possiamo affermare che “l’etica della restanza è una scommessa, una disponibilità a mettersi in gioco e ad accogliere chi viene da fuori”. Le istituzioni democratiche, in particolare la Città Metropolitana, hanno creduto nella scommessa della “restanza”, ovvero “la volontà di generare un nuovo senso dei luoghi”.

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