Reggina, Minniti: “colpito dai tifosi, valuteremo se continuare oppure disimpegnarci…”

Il Presidente della Reggina Virgilio Minniti risponde al duro comunicato della Curva Sud di ieri con una lettera aperta alla piazza

StrettoWeb

La dirigenza della Reggina è rimasta fortemente colpita e scottata dal duro comunicato della Curva Sud di ieri. Una presa di posizione tardiva ma comunque inaspettata, considerando il supporto finora mostrato alla società, ancor di più dopo l’acquisizione del marchio. Uno sfogo, però, nato da tutta una serie di situazioni che non sono andate giù agli ultrà: da un mercato al di sotto degli annunci al caro prezzi per la partita di domenica fino al rischio di Curva Sud chiusa.

E così, il giorno dopo il comunicato dei “Diffidati Liberi”, a intervenire è direttamente il Presidente Virgilio Minniti, con una lettera aperta. “Fin dal primo giorno della mia nomina a Presidente della mia amata Reggina, ho pensato che il mio obiettivo e quello del mio socio, oltre che fraterno amico Antonino Ballarino, dovesse essere quello di ricostruire una Reggina con delle basi solide per poter puntare a ritornare su palcoscenici importanti, badando molto al pragmatismo e poco ai facili proclami che hanno portato a due fallimenti negli ultimi 10 anni, dei quali ancora oggi se ne pagano le conseguenze”, si legge.

“E’ stato un anno di lavoro estenuante, sacrifici economici e fisici, tantissime le difficoltà superate sempre con grande abnegazione e passione per i colori Amaranto. Ieri sera nel leggere il comunicato della Curva Sud devo ammettere di essere rimasto colpito dalla durezza dello stesso per i toni. Con la Curva Sud, sin dal primo giorno, si è instaurato un confronto schietto e sincero, improntato alla lealtà ed al rispetto reciproco, ed è per questo motivo che sono molto amareggiato di quanto letto”.

“Dopo le bellissime giornate trascorse nel corso degli ultimi mesi, non dimenticherò mai il bagno di folla di Piazza Duomo all’acquisizione del marchio, ma anche lo scorso 22 agosto presso il Centro Sportivo Sant’Agata all’incontro squadra-tifosi all’interno del quale ci è stato manifestato sostegno assoluto e condivisione per le scelte effettuate, non mi aspettavo questo repentino cambio di direzione ma soprattutto non mi aspettavo un “processo alle intenzioni” prima ancora di rendersi conto della bontà del lavoro svolto”, continua la lettera.

“Ferito nell’orgoglio”

“Sicuramente leggere che io ed il mio socio abbiamo effettuato il “minimo sforzo” per programmare il risultato auspicato mi ferisce nell’orgoglio perché è smentito nei fatti, poiché la Reggina è annoverata tra le maggiori pretendenti alla promozione oltre ad avere la rosa tra le più competitive dell’intera serie D. Tuttavia è una competizione e la differenza per arrivare un centimetro davanti agli altri la faranno i dettagli in campo e fuori dal campo. Sono arrivati giocatori importanti alla Reggina, altri li abbiamo trattenuti e sicuramente qualcun altro ritenuto utile alla causa arriverà, consegnando al nostro Mister Pergolizzi una squadra costruita per vincere”, dice ancora il Presidente amaranto.

“Nel comunicato della Curva Sud viene contestato il caro biglietti relativamente alla partita “inutile” di Coppa Italia, pensiero legittimo ma che non mi trova d’accordo, poiché il primo impegno stagionale della Reggina non può essere “inutile” per nessun tifoso. I prezzi sono in linea con le altre squadre che disputano le partite in campi sicuramente meno importanti del Granillo . E’ bene ricordare altresì che l’incasso delle gare di Coppa Italia viene suddiviso tra le due squadre al netto delle spese di gestione dell’evento. Ci viene contestata anche la chiusura della Curva Sud quando invece sarebbe bastato informarsi per constatare che la Reggina è parte lesa, costretta a subire ripercussioni negative sia in termini economici che di immagine e di sostegno alla squadra”, le giustificazioni di Minniti relativamente alle critiche mosse dagli ultrà.

“Questo comunicato apre una profonda riflessione”

“RISPETTARE GLI ACCORDI, UMILTÀ, LEALTÀ e COMPETENZA sono tutti valori che hanno contraddistinto l’operato societario fino ad oggi, per come dimostrato dai fatti che rimangono indissolubili nella storia Amaranto. Sicuramente il comunicato pubblicato ieri sera, apre in seno alla proprietà, una profonda riflessione che potrebbe portare a qualsiasi decisione. Insieme al mio socio, pur sempre nel rispetto degli impegni presi con la Città e la Squadra, valuteremo se sia il caso di continuare a destinare importanti risorse sulla Reggina oppure programmare un graduale disimpegno che comunque, a scanso di equivoci o sinistre interpretazioni degli sciacalli di turno, non prevederà in alcun modo procedure giudiziarie o consegna della squadra alle istituzioni”.

“Voglio congedarmi sperando di vedervi sempre vicini alla nostra Reggina e che il prossimo 4 settembre possiate giungere numerosi alla presentazione dei giocatori e dello staff tecnico che difenderanno i colori Amaranto come gladiatori nell’arena, tutti uniti nel conseguimento di un uniCo obiettivo. Forza Reggina”, conclude così Minniti. La società, alla luce di quanto accaduto, valuterà se continuare o mollare gradualmente la presa. Intanto domani il Granillo sarà più vuoto di quanto non lo fosse già stato normalmente: non ci saranno, infatti, neanche gli ultrà.

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