Toti attacca i magistrati: “hanno messo in carcere la Liguria”

Per Toti prima intervista su una tv nazionale dopo la revoca degli arresti domiciliari. L'ex governatore della Liguria attacca i magistrati

StrettoWeb

“Non siamo stati noi a tenere in ostaggio la Liguria, sono stati i magistrati a mettere in carcere la Liguria in qualche modo, noi saremmo tornati ben volentieri al nostro lavoro”. Queste le parole dell’ex presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, in un’intervista a Quarta Repubblica su Rete 4.

“Quando capisci che la tua controparte non sente ragioni, se non quelle che saranno in un’aula di giudizio, a un certo punto le amministrazioni devono andare avanti – motiva Toti le sue dimissioni –. Stupisce onestamente un’opposizione, che c’è passata, e una politica in generale senza eccezioni che non ha capito che prima Mani Pulite poi l’era Monti-Severino con i reati contro i colletti bianchi, ha costruito leggi che volendole interpretare portano a far sì che tu possa essere un corrotto o un corruttore per un atto di cui avevi diritto”.   

“Tornerò a fare il giornalista”

“Tornerò a fare un po’ il giornalista, mi occuperò di politica da un altro punto di vista, grazie al direttore de ‘il Giornale’ che mi darà ospitalità, è un onore, cercherò di scrivere qualche pensiero su uno dei pochi fari di libertà, lo è da cinquant’anni e ha la mia visione di impresa nel suo Dna, poi tornerò su Rete 4 a presentare un libro entro qualche settimana”. Così Giovanni Toti a Quarta Repubblica su Rete 4.

Condividi