Le Frittole di Reggio Calabria, la più grande tradizione di Festa di Madonna domenica sera a piazza Castello tra caddare e riti ancestrali

Domenica sera a Reggio Calabria la 7ª edizione di FrittoLando: kermesse volta alla riscoperta della tradizionale frittola reggina e del Bergamotto. Il programma completo

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Arriva Festa di Madonna e come ogni anno, Reggio Calabria riscopre le sue più antiche tradizioni, seppur sempre più spesso contaminate da novità recenti a volte controverse. Sotto l’aspetto gastronomico, è ormai diffusa la convinzione che la tradizione tipica di questa festività sia il panino con salsiccia e peperoni. In realtà gli storici cittadini hanno già segnalato negli ultimi anni in più occasioni come questa sia una recente novità, e l’unica vera grande tradizione gastronomica della Festa sia invece la frittola.

Proprio con l’intenzione di celebrare, riscoprire e continuare a far vivere le più nobili e genuine tradizioni reggine, domenica 15 settembre si svolgerà la 7ª edizione di FrittoLando , un importante evento organizzato dalla Confraternita della Frittola Reggina. Si tratta di una kermesse volta alla riscoperta della tradizionale frittola reggina ovviamente accompagnata all’immancabile orgoglio di questa provincia, il celebre Bergamotto di Reggio Calabria. L’evento si svolgerà a Piazza Castello a partire dalle ore 19:30.

Oltre agli interventi previsti dal programma, saranno presenti personaggi siciliani innamorati di Reggio Calabria e della frittola reggina. L’evento vedrà anche la partecipazione dell’assessore del comune di Messina prof. Vincenzo Caruso che è stato investito, per il suo grande amore nei confronti della frittola, del ruolo di Socio Onorario della Confraternita della Frittola Reggina 2019. Attesi anche il duo Gianfranco Lo Piccolo e Masino Zummo, tra i blogger più stimati e apprezzati a livello globale per la promozione dello Street Food siciliano e da qualche anno anche reggino, facendo registrare centinaia di migliaia di visualizzazioni sulla nostra frittola reggina anche a livello globale.

Storia, procedimento e riti delle frittole di Reggio Calabria

A Reggio Calabria la frittola non è soltanto un semplice cibo tradizionale, non è soltanto un modo di mangiare, ma è soltanto un modo di vivere. Infatti un detto reggino che fa capire l’importanza di questa tradizione alimentare recita: “Cu si marita è cuntentu nu jornu, cu mazza u porcu è cuntentu n’annu“. Questo è il detto calabrese che – più di tutti – si addice alla tradizione legata alle frittole. Si tratta della pietanza ottenuta cuocendo le cosiddette “parti meno pregiate” del maiale, in un pentolone di rame stagnato chiamato “caddara”.

Un rito sociale, quello del maiale, che si manifesta con “A MANDATA. “A mandata” riservata solo alle famiglie veramente amiche, e ai parenti più stretti! A “mandata“, nella provincia reggina, è la festa più lunga dell’anno, dura oltre tre mesi, per settimane si celebra il rito “facimu u porcu“. Ricevere la “mandata” è il più alto segno di amicizia tra parenti e amici cari!

La macellazione del maiale in Calabria, e in modo particolare nel territorio reggino, è un vero e proprio rito, un’occasione di festa per la famiglia ed anche per i parenti, i vicini di casa e gli amici. Infatti, la macellazione e la lavorazione del suino rappresentano uno dei grandi momenti di aggregazione sociale del territorio.

L’aspetto più bello di questa cerimonia è senz’altro “a mangiata“, cioè il banchetto a base di carne di maiale, le “frittole” appunto. Due-tre giorni dopo la macellazione, vengono invitati parenti e amici a casa di chi macella, per ritrovarsi insieme a mangiare le frittole, accompagnate spesso da una insalata di agrumi e un buon vino rigorosamente locale come bevanda. Per chi non ha potuto partecipare al banchetto, spesso per questioni di spazio, vengono effettuale delle porzioni da inviare al domicilio degli amici e parenti, la cosiddetta MANDATA”,‘nta surbietta” tipico canovaccio usato come involucro di ogni cibo, per proteggerlo o spesso per mantenerlo caldo, una sorta di borsa termica “antelitteram”.

Nella tradizione reggina, le prime “caddare” si accendono nel sabato della Festa della Madonna della Consolazione – a settembre –  quasi volendo avvisare tutta la cittadinanza che stiamo per entrare nel periodo delle feste, quelle mariane! Una tradizione, di forte legame con il territorio, quest’ultimo del tutto inebriato dal forte profumo della cottura delle frittole. Non va dimenticato – tra l’altro – che le frittole sono inserite nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani del ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, come prodotto tipico calabrese.

La Confraternita della Frittola Reggina

La Confraternita della Frittola Reggina nasce e opera proprio per tutelare questa straordinaria tradizione. Per ufficializzare l’entrata di nuovi personaggi nella Confraternita, si svolge un rito particolarmente folcloristico e suggestivo, con la vestizione di stola e mantello celeste in dotazione della Confraternita della Frittola Reggina. Perché il celeste? Perché la Confraternita della Frittola Reggina si è costituita in occasione della festa della Madonna di Reggio Calabria, e in onore ad essa che è stato scelto il colore celeste, ribadendo e sottolineando ulteriormente il legame ancestrale tra la frittola e la Festa in onore della Madonna della Consolazione.

Il Giuramento per essere investiti recita cosi:

Rassu, sali e pipi mi ti battiu!
Caddara, cucchiara e marrazzu pu poteri chi mi conferiru, confratellu da frittula ti fazzu!

Lino Polimeni giura e jasa a manu chi nun diventi mai veganu!

Lino Polimeni così ha giurato:
Giuru e jasu  a manu, chi sulu u porcu mi calu sanu!

Il programma della 7ª edizione di FrittoLando

CONFRATERNITA DELLA FRITTOLA REGGINA 2019 – 7ª “FrittoLando” – Domenica 15 settembre, ore 19,30

Quale è la vera tipicità reggina?

Alla riscoperta della tradizionale Frittola reggina e del Bergamotto di Reggio Calabria

Conduce la Kermesse

EVA GIUMBO Giornalista RTV

Intermezzo musicale
“Inno della Confraternita della Frittola reggina 2019.

“La mandata” Interpretato dalla Maestra Cilla Pipitone, testo di Vittorio Caminiti.

(Inno del Polo del Bergamotto)  “Il canto del Bergamotto”
“Il canto del Bergamotto” Interpretato dalla Maestra Cilla Pipitone, testo poetessa Nanà Lo Giudice.

Al piano

Maestro SAVERIO VIGLIANISI

Saluti istituzionali

GIUSEPPE FALCOMATÀ  Sindaco Citta Metropolitana e di Reggio Calabria

GIOVANNI LATELLA  Delegato allo Sport e al Turismo Cittá Metropolitana Reggio Calabria

DOMENICO MELIDONA Priore Confraternita della Frittola reggina 2019.

Interventi

VITTORIO CAMINITI
presidente Accademia e Museo del Bergamotto,OTTAVIO CAVALCANTI

già ordinario di Storia delle tradizioni popolari nell’Università della Calabria, Presidente dei Corsi di laurea in Storia e Scienze Storiche

FRANCESCO FOTI

Dipartimento di Agraria

Università Mediterranea di Reggio Calabria

ALFREDO FOCÀ
gia ordinario Facolta di Medicina Universta Magna Graecia di Catanzaro,

VINCENZO MOLLACE
ordinario Facoltà di Medicina Università Magna Graecia di Catanzaro

GIANNANTONIO CALABRÒ

nutrizionista di riferimento Polo del Bergamotto

SPECIALGUEST

MASINO ZUMMO E GIANFRANCO LO PICCOLO

BLOGGHER GASTRONOMICO DI FAMA INTERNAZIONALE

Momento folk, il maiale nella cultura locale.

Concerto  folk

 

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