Reggina, Minniti: “mantenute tante promesse, nostra società credibile e sana”

Le parole del Presidente della Reggina Virgilio Minniti, che traccia un bilancio su questo anno come numero un amaranto

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Il Presidente della Reggina Virgilio Minniti è tornato a parlare pubblicamente a una settimana dal breve intervento a Piazza Castello, in centro a Reggio Calabria, in occasione della presentazione della squadra. Quelle parole avevano fatto seguito alla lettera – con minacce di disimpegno – rivolte agli ultrà, i quali avevano criticato alcune scelte societarie. Ora Minniti interviene a GS Channel. “Il nostro è un percorso iniziato da poco più di un anno, ancora si sta strutturando, è un progetto che sta crescendo man mano. La partenza di fretta con tantissime problematiche da risolvere non è stata fra le più brillanti, ma abbiamo messo il massimo impegno, chiedendo fiducia alla tifoseria. La fiducia man mano si è costruita, i risultati sportivi sono arrivati, perché comunque pur essendo stata costruita in pochissimo tempo la squadra è arrivata alle finali playoff”.

Entrando nel dettaglio degli aspetti sportivi, il Presidente si spinge oltre: “a livello sportivo è stato fatto del nostro meglio. Abbiamo alzato l’asticella, messo in campo delle risorse, fatto tante promesse, che sono state mantenute, fra cui riportare a casa il nostro blasone e il nostro nome. Abbiamo riportato la Reggina a casa. Ringrazio tecnico, ds e dg che hanno fatto un lavoro estenuante nella ricerca delle figure che più servivano al nostro obiettivo. Alcuni profili non di categoria hanno scelto di venire in Serie D solo per la Reggina. La storia, il blasone e le nuove basi che la società sta cercando di dare sono stati riconosciuti dagli sportivi, che sono venuti a firmare il contratto con noi”.

“La nostra – prosegue – deve essere una società credibile, forte e sana, oltre al lato prettamente sportivo e dei risultati. La società rimarrà con i piedi per terra, ma con il cuore giusto per l’obiettivo di quest’anno e per quelli futuri. In tanti ci seguono e aspettano che la Reggina torni tra le grandi”. Sul campionato: “il calcio non è una scienza esatta. Più società cercano di fare bene e arrivare ai loro obiettivi. Il nostro obiettivo è chiaro: riportare la Reggina fra i professionisti. Faremo il nostro percorso, augurandoci che il campo dia i riscontri positivi che ci aspettiamo”.

Piccola parentesi sul giorno in cui ha deciso di accettare l’incarico di Presidente: “ricordo la telefonata di mio padre, mi ha chiesto se ero sicuro e convinto, se ne avevo le capacità e la volontà perché ciò si realizzasse. La mia risposta è stata ‘sì’, perché devo, sentivo la responsabilità”.

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