“Riaprire subito i cantieri per ultimare e salvare 1.000 nuove scuole in costruzione in Italia (31 sono quelle calabresi), i cui lavori sono fermi da più di 4 anni, non sono una priorità per il ministro del MEF, Giancarlo Giorgetti, che, così come richiesto dal suo collega all’Istruzione, Giuseppe Valditara, deve dare, per il completamento di queste importanti infrastrutture, l’ok alla riattivazione dei mutui Bei, scaduti per il mancato completamento di queste opere scolastiche nei tempi previsti, causa pandemia e altri ostacoli e ritardi di alcuni Comuni”.
E’ quanto afferma, in una nota, il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, che da quasi tre anni, dal dicembre 2021, porta avanti questa battaglia, insieme alla Regione Calabria, al presidente Roberto Occhiuto, all’ex vicepresidente con delega all’Istruzione, Giusi Princi (oggi eurodeputata), e al settore dei Lavori Pubblici. Oggi Corbelli, dopo avergli in questi ultimi mesi rivolto diversi appelli, indica “il ministro Giorgetti quale responsabile di questo prolungato e assolutamente ingiustificato blocco” e preannuncia, “se la situazione non si sbloccherà al più presto, una clamorosa protesta proprio davanti una di queste nuove scuole in costruzione, anzi tra le macerie di quel che resta di un vecchio, fatiscente e pericoloso edificio scolastico calabrese, costruito quasi 60 anni fa con calce e tufi di Taranto, con una lunga, alta e larga campata sospesa nel vuoto senza alcun appoggio solido, che ospitava oltre 100 bambini, che dopo una lunghissima battaglia sono riuscito a far demolire, 4 anni fa, nel gennaio del 2020, per scongiurare, per il pericolo sismico, in una delle zone a più forte rischio terremoto d’Italia, una eventuale, possibile immane tragedia”.
“La situazione oggi è questa. Il ministro dell’Istruzione – continua Corbelli – dopo un lungo iter ha acquisito tutta la documentazione di queste 1.000 scuole e, dopo la doverosa verifica, di tutti i documenti trasmessi dalle diverse Regioni, ha chiesto al ministro dell’Economia e Finanze la riattivazione dei mutui Bei, nel frattempo, come detto, scaduti per la mancata ultimazione delle nuove opere scolastiche nei termini previsti. La cosa grave e sconcertante che dal Mef, dall’ufficio di Giorgetti, hanno fatto sapere (rispondendo alla domanda di un giornalista de La Verità) che il problema è all’attenzione del ministro pur non essendo una priorità! Siamo purtroppo arrivati a questo. 1.000 nuove scuole in costruzione, ferme da oltre 4 anni, non sono una priorità per il ministro Giorgetti? Vorremmo sapere allora quali sono le priorità, in tema di edilizia scolastica e sicurezza”.
“E’ questa l’attenzione particolare che il Governo ha per il rilancio del mondo della scuola? La situazione sembrava dovesse sbloccarsi nel corso dell’ultimo incontro Stato-Regioni del febbraio scorso, invece inspiegabilmente (così a parere dei partecipanti al tavolo tecnico) per la soluzione del problema si è rinviato ad una nuova riunione prevista entro lo scorso mese di luglio. Anche questo appuntamento è andato a vuoto. E’ una storia che sta diventando sempre più assurda e incomprensibile. Spero di non essere costretto, di qui a breve, a qualche protesta eclatante per vedere riconosciuto questo diritto all’ultimazione delle nuove scuole. Ricordo infine che in molti comuni, in attesa del completamento dei nuovi plessi, si è costretti a ricorrere a edifici privati per via propria della scarsa sicurezza dei vecchi edifici, con un ulteriore aggravio per l’erario e con anche notevoli disagi e rischi per gli studenti e il personale scolastico, per la precarietà e pericolosità di certe situazioni che ancora persistono in tanti casi”, conclude il leader di Diritti Civili.