Reggio Calabria: il Circolo “L’Agorà” presenta il libro “Passeggiata tra le stelle con Spiro dalla Porta Xydias”

Reggio Calabria: il Circolo Culturale “L’Agorà” presenta il libro “Passeggiata tra le stelle con Spiro Dalla Porta Xydias” di Nadia Pastorcich, pubblicato da Luglio Editore

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In occasione dei 105 anni dalla nascita e 5 dalla scomparsa di Spiro Dalla Porta Xydias, il Circolo Culturale “L’Agorà” presenta il libro “Passeggiata tra le stelle con Spiro Dalla Porta Xydias” di Nadia Pastorcich, pubblicato da Luglio Editore. “Questo libro – racconta l’autrice – nasce dalle chiacchierate che facevo con Spiro. Ci siamo conosciuti quando io avevo 19 anni e lui 97. Mi incuriosì molto il suo modo di vivere la montagna e quel suo pensiero metafisico che lo caratterizza. Inoltre trovavo affascinante ascoltare i suoi ricordi passati“.

Il testo

Un viaggio che parte da Losanna per poi andare a Marsiglia e arrivare a Trieste. Spiro Dalla Porta Xydias ha lasciato un segno nel panorama teatrale italiano e non solo. E stato tra i fondatori del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e ha inoltre collaborato con nomi che ancora oggi ricordiamo: Lea Padovani, Gian Maria Volonté, Paola Borboni, Franco Enriquez, Edgardo Siroli. Un’altra sua grande passione è stata quella per la montagna, per la sua amata Val Rosandra, conosciuta grazie al suo insegnante Giani Stuparich. L’autrice Nadia Pastorcich, viene ospitata per la seconda volta dal Circolo Culturale “L’Agorà”, per il suo nuovo lavoro editoriale. Dopo “Lelio Luttazzi e la settima arte. Musicista, attore e regista”  la scrittrice, giornalista e fotografa triestina presenta “Passeggiata tra le stelle con Spiro della Porta Xydias” , in occasione dei 105 anni dalla nascita e 5 dalla scomparsa del grande alpinista, scrittore e regista teatrale italiano, che fu tra gli altri uno dei fondatori del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e collaborò anche con il Dramma Italiano di Fiume. Con questo libro l’autrice ci porta a fare una passeggiata tra le stelle attraversando un secolo di vita.

Le parole dell’autrice

Nadia Pastorcich afferma: “Sì, è proprio un viaggio verso l’alto, uno sguardo verso l’alto, anche perchè quello che mi ha trasmesso Spiro, che ho conosciuto, è sempre stato quello di porgere lo sguardo sulle piccole cose, sulle cose che a volte non notiamo, ma sono quelle più magiche, che ci sanno regalare emozioni profonde. Sarà quindi una passeggiata per la vita di Spiro e anche gli usi e i costumi dell’epoca. Lui è nato nel 1917 e il 21 febbraio appunto sarebbe stato il suo compleanno per questo presenteremo il libro proprio il 21. Lui mi ha raccontato veramente un secolo di vita ed è stato affascinante perché io l’ho conosciuto che avevo 19 anni quindi toccare con mano una persona che ha attraversato un periodo così ampio e che ha visto veramente di tutto e di più mi ha reso una parte storica molto viva più vicina a me, quindi è stato affascinante e spero che anche per il pubblico lo sarà altrettanto.” . “Nel libro -prosegue la scrittrice- c’è sicuramente Spiro alpinista, regista teatrale, scrittore, ma c’è soprattutto Spiro uomo che racconta anche la sua Marsiglia, lui ha trascorso parte della sua infanzia a Marsiglia; è nato a Losanna e poi si è trasferito a Trieste che è la città della madre. E’ una Trieste veramente piena di stimoli ma anche una Trieste difficile perché comunque lui ha vissuto la Seconda Guerra Mondiale, quindi ha attraversato questo periodo particolare ma sempre con questa grande passione per la montagna e per la natura e attraverso il teatro riusciva a raccontare altri mondi in un certo senso. Era una persona molto umana, io l’ho percepito sempre molto presente. Stava ad ascoltare e riusciva a darti degli insegnamenti tra le righe, non imponeva mai nulla, era tutto veramente una passeggiata tra le stelle. Lui chiamava proprio così questi nostri incontri perché spaziavano da tutto di più cioè, noi parlavamo delle problematiche quotidiane al passato, ai personaggi con i quali lui ha lavorato a teatro, con i quali si arrampicava. Cercava lui, visto che ero così giovane, di farmi spostare lo sguardo sulla bellezza alla fine della natura, che nonostante tutto anche i periodi difficili che abbiamo passato la natura resta, la natura c’è sempre, la natura può darti la possibilità di respirare di vivere più interiormente la vita e non soltanto in maniera frenetica”.

Queste alcune delle cifre che sono state oggetto di analisi, nel corso della giornata di studi organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà”. La conversazione, organizzata dal sodalizio culturale reggino, sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data da venerdì 20 settembre.

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