Reggio Calabria, intitolata una via all’ingegnere Zehender: “grazie alla sua visione la città progettò il suo futuro”

Il sindaco ha preso parte alla cerimonia iniziata nell'Aula Magna Italo Falcomatà del Dipartimento di Ingegneria e poi proseguita con la scopertura della targa nella strada di accesso al plesso universitario

  • via zehender
  • via zehender
  • via zehender
  • convegno zehender
  • convegno zehender
  • convegno zehender
/
StrettoWeb

I due dipartimenti di Ingegneria dell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria (DIIES e DICEAM), nell’ambito degli eventi programmati per la notte dei ricercatori, il 30 settembre 2024, hanno organizzato un evento per presentare e promuovere la ricerca nei temi dell’ingegneria collegati alla realtà del territorio. Nello specifico, si è svolta la cerimonia di intitolazione della via di accesso al plesso di ingegneria all’ingegnere Rodolfo Zehender, presentandone contestualmente la figura nell’ambito di una tavola rotonda.
Nei primi anni del ‘900 l’ingegnere Zehender è tra i pionieri per la Calabria e per l’Italia della progettazione delle centrali idroelettriche e delle connesse reti di distribuzione, permettendo di competere on le realtà industriali più avanzate del Paese.

Subito dopo il terremoto del 1908 che ha distrutto le città di Reggio Calabria e Messina, l’ingegnere Zehender si adopera per la ricostruzione della città lavorando in due ambiti rilevanti dell’ingegneria: l’energia ed i trasporti. Continua ad occuparsi della produzione e della distribuzione dell’energia elettrica e avvia la progettazione e la realizzazione del tram per garantire gli spostamenti in ambito urbano e suburbano, permettendo alla città di dotarsi di un sistema di mobilità. Con gli impianti energetici e con quelli di trasporto Reggio Calabria entra a pieno titolo tra le città più importanti dell’Italia e individua un significativo programma di sviluppo economico, sociale ed ambientale.

Le parole del Rettore

L’incontro è stato introdotto dalle rappresentanze delle istituzioni locali. Il Rettore, prof. Giuseppe Zimbalatti, ha sottolineato il valore simbolico dell’intitolazione: “l’Università Mediterranea di Reggio Calabria è impegnata per incrementare conoscenze e competenze a servizio del territorio locale, regionale ed europeo. Le attività didattiche, di ricerca e di terza missione sono finalizzate ad offrire un contributo scientifico e culturale all’intera comunità”

Le parole di Varì

Rosario Varì, Assessore allo Sviluppo economico, Sistema universitario e Ricerca scientifica della Regione Calabria, ha espresso soddisfazione a seguito della partecipazione all’evento tenutosi questa mattina all’Università Mediterranea di Reggio Calabria: “la notte dei ricercatori e l’evento odierno costituiscono occasioni importanti per promuovere la ricerca e l’innovazione tecnologica, essenziali sia per migliorare la qualità della vita dei cittadini che per garantire sviluppo e crescita imprenditoriale sul territorio. Molteplici sono le azioni messe in campo dal Governo regionale a sostegno dell’Università e della Ricerca, tra le quali ricordo le borse di studio universitarie per garantire il diritto allo studio; i voucher per la frequenza di master e dottorati di ricerca; i finanziamenti per progetti collaborativi di Ricerca e Sviluppo tra università e imprese; il sostegno alle infrastrutture di Ricerca per potenziare le nostre capacità scientifiche; il sostegno a start up e spin off. Di recente, peraltro – conclude Varì – abbiamo rimodulato le risorse del PR 21/27 per sostenere Step, la nuova piattaforma europea per le tecnologie strategiche, misura volta a sostenere ricerca, innovazione, produzione e formazione nei settori delle tecnologie digitali, delle tecnologie verdi e nelle biotecnologie, per ridurre i divari dell’Europa da paesi terzi condizionato dal gap tecnologico e in ambito di materie prime critiche. A breve metteremo queste risorse, per un ammontare di circa 250 mln di euro, a disposizione delle imprese che vorranno investire in ricerca e innovazione”.

Gli interventi

Il prof. Fabio Cuzzola del Liceo Scientifico “L. Da Vinci” ha descritto il contesto storico in cui ha operato Zehender. Il prof. Francesco Russo, ordinario di trasporti della Mediterranea, ha presentato la figura dell’ingegnere come precursore dell’ingegneria moderna. L’operato dell’ingegnere Zehender è stato, ad un tempo emblematico delle migliori capacità della città di rinascere con le proprie migliori forze dal disastro immane e, paradigmatico nell’affrontare le più innovative sfide della ricerca verso lo sviluppo sostenibile delle città e delle sue componenti principali: le tecnologie delle telecomunicazioni, l’energia ed i trasporti. Il prof. Antonino Vitetta, prorettore delegato alla ricerca dell’università di Reggio Calabria ha illustrato l’offerta formativa dell’area ingegneria, connessa ai temi sviluppati dall’ing. Zehender; in particolare, si è soffermato sugli obiettivi formativi dei corsi di laurea di durata triennale in ingegneria meccanica e in ingegneria gestionale recentemente istituiti ed attivati. Ha infine presentato l’offerta di altri percorsi di studio con approfondimenti nelle aree della mobilità, dei trasporti e dell’energia. Ha concluso la giornata Roberta Zehender, nipote dell’Ingegnere Rodolfo, che ha testimoniato in rappresentanza della famiglia.
Hanno partecipato, tra gli altri, le rappresentanze degli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “A. Righi”, dell’Istituto Tecnico Tecnologico “Panella Vallauri” e del Liceo Classico “T. Campanella” e del Liceo Scientifico “L. Da Vinci”.

Le parole di Falcomatà

Il sindaco Giuseppe Falcomatà è intervenuto alla cerimonia di intitolazione, a Rodolfo Zehender, della via d’accesso alla facoltà di Ingegneria dell’UniRc. Presso l’aula magna “Italo Falcomatà” del dipartimento di Feo di Vito dell’Università “Mediterranea”, Giuseppe Falcomatà ha ricordato l’ingegnere che, dopo il catastrofico terremoto del 1908, contribuì a ridisegnare l’assetto urbanistico della città.

Nel salutare gli eredi del professor Zehnder presenti in sala, il sindaco di Reggio Calabria ha celebrato la figura di “un tecnico capace, illuminato, che, prima di chiunque altro, ha saputo puntare su due elementi in grado di assicurare sviluppo e crescita sul territorio”. “Zehender – ha ricordato il sindaco – ha portato in città l’energia elettrica ed il tram, ovvero la luce e il mobilità. Su questi due pilastri disegnati dall’esimio professore, Reggio Calabria si è potuta rimettere in piedi”.

L’ingegnere – ha proseguito Falcomatà – ha intuito quanto la luce ed il movimento fossero elementi essenziali per connettere il tessuto urbano e renderlo vivo così da assicurarne condizioni di sviluppo e progresso. Siamo, dunque, onorati ed orgogliosi della giornata di oggi e che sia proprio la via d’accesso alla facoltà d’Ingegneria a portare il nome di Rodolfo Zehender cosicché i ragazzi e le ragazze che, quotidianamente, la percorreranno avranno modo di trarne ispirazione per il loro percorso di studi ed il loro futuro professionale”.

Per il sindaco Falcomatà, quindi, l’iniziativa d’intitolazione della via a Rodolfo Zehender “suggella un percorso avviato, ormai qualche anno fa, dall’amministrazione comunale”. “Per questo – ha affermato – ringrazio l’attuale presidente della Commissione comunale per la Toponomastica, Domenico Cappellano, così come il suo predecessore Giuseppe Cantarella”. Ringraziamenti che il sindaco ha rivolto anche al rettore dell’UniRc, Giuseppe Zimbalatti, e ai Direttori dei diversi dipartimenti coinvolti per “l’eccellente organizzazione della “Notte dei ricercatori” e per il loro lavoro che, ogni giorno, porta lustro, cultura e competenza in città”. Alla cerimonia erano presenti anche l’assessore comunale ai Lavori pubblici, Franco Costantino, ed i consiglieri comunali Giuseppe Marino e Franco Barreca.

Condividi