Giornata della nonviolenza a Reggio Calabria: tornei CSI e partite autoarbitrate

Childrens's Peace Cup 2024: la mattinata ha previsto il torneo giovanile di calcio, il laboratorio didattico e le partite autoarbitrate dai ragazzi

  • Children's Peace Cup
  • Children's Peace Cup
  • Children's Peace Cup
  • Children's Peace Cup
  • Children's Peace Cup
  • Children's Peace Cup
  • Children's Peace Cup
  • Children's Peace Cup
  • Children's Peace Cup
/
StrettoWeb

In occasione della Giornata Internazionale della nonviolenza, promossa dal 2007 dalle Nazioni Unite, il Csi di Reggio Calabria ha coinvolto, domenica mattina, oltre cento ragazzi tra i 7 e i 12 anni. Gli atleti delle scuole calcio reggine hanno preso parte alla prima edizione del CHILDREN’S PEACE CUP 2024, iniziativa che si è svolta all’interno del Centro Sportivo Sporting Club Bocale ed ha coinvolto, per questa prima tappa, le società sportive Pro Pellaro, Mirabella e Futura.

Il Torneo Giovanile di calcio a 6 ha entusiasmato tutti, dai ragazzi ai genitori. Una straordinaria domenica passata a sorridere, stare insieme e gioire rincorrendo un pallone o segnando un goal. L’esperienza pensata dal Csi Reggio Calabria ha previsto anche un laboratorio didattico con le squadre che si sono cimentate a colorare segni e parole di pace. Dopo la brevissima presentazione della giornata, ogni piccolo atleta ha scelto il segno che più rappresentava (per lui) i valori di pace e nonviolenza. Dopo averlo colorato, ogni partecipante ha attaccato il proprio segno nel grande cartellone presente nello spogliatoio, un manifesto che simboleggiava un campo di calcio, spazio di pace e solidarietà! Il laboratorio è stato partecipatissimo ed ha coinvolto anche diversi genitori.

La terza parte dell’esperienza educativa Csi ha previsto delle gare del torneo autoarbitrate dai bambini e ragazzi in campo. È stata una grandissima esperienza per i partecipanti, per le famiglie e per i mister. L’auto arbitraggio da parte dei ragazzi in campo, un grande segno che punta a generare contesti sportivi senza aggressività, violenza verbale o dinamiche conflittuali. Lesperienza Csi, inoltre, ha provato ad aiutate gli atleti ad essere sempre onesti ammettendo il fallo, provando a generare un clima sereno in campo e fuori. Grazie alla presenza dei referenti Csi, Giovanni Dascola, Andrey Afloerai e Gianni Tripodi, si è provato a dare alla partita tra piccoli atleti il giusto significato e valore. Autoarbitrando la partita, i bambini, infatti, hanno avuto la possibilità di dimostrare che sono in grado di autogestirsi, rispettando l’altro, gli spazi e se stessi. In questo modo i giovani calciatori hanno dato anche un forte segnale a tutti gli adulti su come interpretare le partite, giocando solo per il puro gusto di divertirsi, promuovendo la
correttezza, la lealtà sportiva e l’auto regolazione, riportando il calcio giovanile alla sua originaria essenza: gioco e divertimento, in un clima sereno e di pace.

È impensabile vedere, in tornei con bambini e ragazzi, classifiche marcatori, ricerca dei risultati, lite tra genitori e altre cose simili. L’educazione ai valori che caratterizzano queste esperienze, devono essere coerenti e incisive. Lo sport e il gioco devono aggregare, entusiasmare e coinvolgere tutti, nessuno escluso. Troppi bambini lasciano lo sport perché “non visti e isolati” dal sistema o dai mister. Lo sport non educa a prescindere, servono educatori e scelte educative chiare e coerenti. La Giornata Internazionale della nonviolenza promossa dal Csi, ha di fatto cercato di mettere in campo un’idea di sport e gioco che , partendo dai valori di pace, condivisione, nonviolenza e rispetto dell’altro, accompagni ogni ragazzo ad un processo di crescita, inclusione e scoperta dei propri talenti.

Condividi