Reggio: ‘il cambiamento non deve essere solo uno slogan’

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città metropolitana reggio“Personalmente non posso prescindere dall’ idea che la città abbia bisogno ancora di un patto civico importante, convergente su un progetto ambizioso e coraggioso ma non frammentato, avendo promosso e condiviso il progetto per la città (in)differente come espressione di una visione di città coesa e competente, per una proposta di costruzione sociale e produttiva della città.

E’ quanto scrive Consuelo Nava, ricercatrice universitaria e membro del progetto Città (In)differente.

“Le mie preoccupazioni di queste ore, convergono con l’allarme lanciato dagli imprenditori e professionisti dell’Associazione Industriali di Reggio Calabria, che sottolineano l’urgenza di un progetto chiaro e capace per Reggio, che trovi la sua proposta in una reazione civica di interesse condiviso e comune, unica.

Un progetto condiviso ed alto che proietti la nostra città di Reggio Calabria verso un futuro possibile rischia di rimanere ancora una volta disatteso, se si mostra la solita incapacità di avere uno sguardo ed un pensiero più lungo delle vicende e delle ambizioni personali a discapito dell’urgente e dell’utile mutuo servizio di cui necessita Reggio.

I partiti, è indubbio per le vicende emerse, non sono riusciti a mettere in campo alcun patto civico a fronte di un programma concordato con la città, non riuscendo a superare nemmeno le fratture e le divisioni interne e parimenti i movimenti civici, interpretando la città come “bene comune” di significato e valore collettivo, faticano a ritrovandosi intorno ad una proposta differente ma condivisa e convergente, coraggiosa e coinvolgente. Non so se sia possibile ormai trovare uno spazio comune in cui partiti ed espressioni civiche possano assumersi parimenti la responsabilità della città, uscendo dall’idea che tutto corrisponde solo alle “liste a sostegno del candidato x”. continua la Nava.

Non si tratta di trovare lo spazio per occupare un posto di consigliere comunale a Palazzo S. Giorgio ed è inverosimile, che in una stagione cosi difficile e complicata  per Reggio, ci siano più ambizioni di candidature a sindaco che di progetti da condividere e presentare con fermezza alla città, fatti di idee, proposte, azioni, direttive per cercare soluzioni e soprattutto uomini e donne capaci di intraprendere con esperienza e competenza una stagione che sarà comunque difficilissima. Figure che comunque possano essere già misurabili, sui risultati della loro azione come professionisti, cittadini attivi o impegnati nella migliore azione politica e produttiva per questa città e che non abbiano nel passato goduto di quella gestione politica che ne ha millantato affiliazioni, posizioni e crediti. Il cambiamento non è uno slogan ed a Reggio città servirebbe che se ne assumessero la responsabilità persone in grado di vederlo e costruirlo, per come lo hanno praticato con successo e con fatica, senza scorciatoie. In queste settimane, aldilà dell’impegno pubblico dei singoli candidati in campo, si fa fatica a percepire quale sia il progetto per Reggio e quali le qualità e le gambe di comunità competenti che lo interpreteranno, in maniera da poter rassicurare i cittadini sul futuro della nostra città. In assenza di una classe dirigente politica che anche in questi giorni per le vicende cittadine e calabresi dimostra tutte le sue ignoranze, i suoi vecchi vizi ed in molti casi l’irresponsabilità, senza l’autonomia, l’autorevolezza e la chiarezza di una proposta importante per Reggio Calabria, rischia di riportare Reggio ad una normalità istituzionale senza alcun rilancio e vera intraprendenza, senza coraggio nella gestione e amministrazione dell’ente, le cui condizioni per la verità sono ancora gravissime.

Constatato che la classe politica esistente e collocata anche in posizioni di governo non riesce ad esprimere niente di più per la città, se non quello che ha ben preso, credo che tocchi ancora di più alle responsabilità. Nessuna persona che tenga alla città ed al suo futuro può ancora mostrare resistenze tutte referenziali e non la disponibilità a servire Reggio ed i suoi cittadini, per come serve, in maniera assai differente da quella di sempre. Il tempo che ci aspetta è un altro.

 

 

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