Reggio, vicenda Multiservizi, Nasso: “Comportamenti provocatori nei confronti della S.At.I”

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Ivano Nasso“Nelle ultime settimane sono stato avvicinato da persone non meglio identificate come ex lavoratori Multiservizi S.p.A. le quali, senza indugio e senza possibilità di replica, mi hanno additato, in qualità di amministratore unico della S.At.I. s.r.l., alla luce degli ultimi avvenimenti giudiziari che interessano la Società e il Comune di Reggio Calabria, quale principale responsabile dei rilevanti ritardi nella gestione e risoluzione del nodo Multiservizi”. E’ quanto afferma l’Amministratore Unico S.At.I. s.r.l. Dott. Ivano Nasso. 

“A loro dire, tale accusa – a mio avviso infondata – trova giustificazione su notizie fuoriuscite dalle stanze dei settori comunali competenti del caso, con lo scopo – pare logico – di giustificare il continuo tiremmolla che caratterizza la faccenda della Multiservizi legata alla creazione di due nuove società e al mantenimento dei livelli occupazionali, problema questo di forte impatto sociale”. 

“Pertanto – afferma ancora Nasso – tale intervento appare oltremodo doveroso considerando che già alcuni atti, fatti e comportamenti perpetrati nei confronti della S.At.I. s.r.l. sono tendenzialmente provocatori e maldicenti rispetto alla realtà dei fatti che, come più volte reso noto, dimostrano che la Società ha sempre agito a favore del Comune socio, ispirandosi a principi di economicità, redditività ed efficienza. Inoltre, mi preme sottolineare che, relativamente alla questione Multiservizi, nonostante in passato fosse stata paventata la possibilità di accorpare le due società, non sono stato mai convocato con possibilità di esprimere giudizi o pareri né tanto meno invitato a presenziare a riunioni di sorta. Anzi, esattamente come per la Multiservizi, anche la S.At.I. subisce le decisioni prese a Palazzo.

Esprimo, quindi, un forte rammarico per essere così coinvolto nella faccenda solo quando gli animi sono concitati, a discapito di una serena prosecuzione della mia attività professionale e vita privata”. 

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