Reggina, adesso non devi abbatterti. Messina, era scritto nel destino e può essere la svolta

StrettoWeb

insigne reggina messinaTre giorni dopo la “notte magica” di Luca Orlando e del suo “colpo dello scorpione” che ha beffato la Reggina al Granillo, i tifosi del Messina sono ancora in delirio nella settimana che porta alla 4^ giornata di campionato e che anticipa il successivo turno infrasettimanale. La Reggina è chiamata ad un impegno molto difficile, quasi proibitivo, venerdì sera alle 20:45 nell’anticipo serale sul campo della corazzata Lecce di Miccoli e Moscardelli. Il Messina, invece, ospiterà il Matera sabato alle ore 16 al San Filippo. Le due compagini dello Stretto dopo tre giornate si ritrovano appaiate a metà classifica, con 4 punti ciascuno, a -3 dalle capolista Catanzaro, Benevento, Salernitana e Lupa Roma e a +4 dall’ultima in classifica, il Martina Franca ancora fermo a quota 0.
reggina messina di michele violaPer la Reggina, il rischio è che il k.o. nel derby possa trasformarsi in una mazzata da cui diventa difficile rialzarsi. La squadra è molto giovane, ha iniziato bene il campionato e nelle prime tre partite, per quanto dimostrato sul campo, avrebbe potuto raccogliere nove punti su nove ed essere in testa a punteggio pieno. Ma non c’è riuscita perchè, a prescindere dagli errori difensivi che hanno portato ai gol subiti (fatali per il pareggio con la Casertana all’esordio e la sconfitta con il Messina), le è mancata precisione e freddezza in attacco.
Riteniamo infatti che in Lega Pro ci possa stare il fatto di commettere degli errori che ti portano a subire gol, specie per la Reggina che ha proprio nella difesa il suo punto debole da organico.
reggina mattia maitaIl vero problema della Reggina è che non riesce a concretizzare in gol la straordinaria mole di gioco che è in grado di costruire. In tre partite la squadra ha creato tantissimo, almeno 25 palle gol di cui 15 nitide e clamorose. Ne ha realizzati soltanto 4. Se la squadra riuscisse a fare 3-4 gol a partita, subirne uno o due potrebbe non essere un problema. Certamente non potrà riuscirci contro le 4 big, che sono Catanzaro, Benevento, Salernitana e Lecce, ma tolte queste 4 ha ha già dimostrato di poterlo fare con tutte le altre 15. E’ lì che deve migliorare. Nell’area di rigore avversaria. Insigne non è riuscito a trovare la rete solo contro il Messina, nella sua miglior partita. Adesso la squadra non deve abbattersi, il derby può essere una mazzata per i tifosi ma non per i professionisti che vanno in campo. In fondo per loro era una partita come tutte le altre. Sta ai veterani, da mister Cozza a Di Michele e Masini, tirar fuori i giovani da questo brutto momento e rialzarsi subito già dalla partita di Lecce.

messina derby reggioPer il Messina, invece, quanto accaduto venerdì sera sembra essere un disegno del destino. Dopo 7 anni d’inferno tra campi di terra battuta in serie D, categorie minori, “Derby” contro le seconde e terze squadre di Reggio, Hinterreggio, Valle Grecanica e compagnia, il ritorno nel calcio che conta è coinciso con la retrocessione della Reggina proprio in Lega Pro, dopo 19 anni di grande lustro tra le big italiane. Una vittoria, quella peloritana, che sa di vendetta dopo quanto accaduto prima il 30 aprile 2006 e poi il 17 aprile 2007, con i due successi rotondi per gli amaranto al Granillo che decretavano, in serie A, l’ennesima salvezza reggina e la contemporanea retrocessione messinese in B. Un disegno del destino per i tifosi e gli appassionati supporters messinesi, una comunità per cui questo derby valeva molto più dei tre punti. Era un riscatto sportivo, storico e morale. Ma adesso può essere la svolta stagionale. Dopo l’inizio pessimo contro Barletta e Lupa Roma, la vittoria nel derby può rilanciare la squadra di Grassadonia che non ha certo un organico all’altezza della Reggina e tantomeno delle 4 big, ma può certamente dire la propria con l’organizzazione e la personalità che può trovare grazie a una vittoria così importante.

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