Messina, Rifondazione Comunista su cancellazione delle nozze gay: “Da Alfano demagogia omofoba”

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rifondazione“Ieri il ministro dell’Interno Angelino Alfano ha annunciato l’invio di una circolare ai prefetti, affinché invitino formalmente i sindaci a cancellare le trascrizioni delle nozze gay contratte all’estero. Il Partito della Rifondazione Comunista di Messina ritiene queste parole dei veri e propri attacchi non solo alla unioni gay, ma verso chiunque, è fermamente convinto che un mondo civile è quello dove se i diritti non sono di tutti si chiamano privilegi” è quanto scrive Ketty Bertuccelli – Responsabile della comunicazione del PRC di Messina. 

“Le parole di Alfano ci appaiono, come sempre, stantie; la Corte Europea dei Diritti Umani sancisce che nell’ordinamento europeo il concetto di matrimonio include quello fra persone dello stesso sesso, e, la corte suprema statunitense ha spianato la strada all’introduzione del matrimonio egualitario in altri undici stati, portando a trenta il numero di quelli in cui tutti gli americani potranno sposarsi. Sono, ad oggi, 11 gli Stati Europei, che consentono il matrimonio fra persone dello stesso sesso, e la registrazione nei Comuni degli atti di matrimonio non modifica lo stato civile dei richiedenti prende atto e riconosce gli effetti giuridici di quelle nozze.

Il ministro, segretario dell’NCD, procede con la demagogia omofoba che da sempre a caratterizzato gli esponenti della destra italiana, la Corte Costituzionale ha più volte sollecitato le Camere a legiferare sulle coppie dello stesso sesso, ed è evidente il tentativo di ostruzionismo di, un partito come NCd, che tenta di usare le istituzioni per fermare l’estensione dei diritti.

L’oscurantismo nel nostro Paese ha diverse facce – prosegue Bertuccelli – proprio nei giorni scorsi abbiamo assistito attoniti alle manifestazioni delle “Sentinelle in piedi” che nelle diverse città italiane hanno sentito il bisogno di affermare che il matrimonio è soltanto tra un uomo e una donna, che si battono contro la legge sull’omofobia e la prospettiva dell’unione civile tra persone dello stesso sesso, perché aprirebbe le porte a un relativismo da cui si arriverebbe allo sfaldamento della nostra civiltà.

Se pur crediamo sia sacrosanto il diritto di ognuno a protestare, crediamo sia ancora più irrinunciabile il diritto di una società ad evolversi. A questo e a qualsiasi forma di oscurantismo chiediamo a tutti di opporsi, come già , in queste ore, si sono opposti i sindaci di diverse città italiane, alla quale non possiamo che manifestare solidarietà e stima.

In un paese che, come il nostro, attraverso la sua Costituzione sancisce a tutti i cittadini i pieni diritti e che garantisce la libertà altrui noi affermiamo che siamo fermamente convinti che un’unione civile – anche tra due uomini o due donne – certo non offende nessuno, appare semmai come la dimostrazione di un amore non ha nulla di diverso dagli altri, una fotografia della realtà esistente che molti tentano di ignorare.

“L’uomo non è stato creato per sposare un uomo”, afferma Alfano, noi – conclude Ketty Bertuccelli – ci vediamo costretti a ribadire che, a nostro parere, chi promuove l’involuzione della specie emanando circolari, insensate, inutili e bigotte, tentando di bloccare lo sviluppo di una società più giusta e eguale, dividendo il Paese in cittadini di serie A e serie B, non è stato creato per diventare ministro”. 

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