Messina: c’è chi scherza sull’allerta meteo inviando sms a nome del sindaco Accorinti

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cacciola foti accorinti lubatti“ATTENZIONE: Fate affidamento SOLO ai servizi ufficiali INFO SMS del Comune, il sito della protezione civile, il sito del Comune di Messina e i nostri comunicati stampa. Qualche simpaticone ha fatto un atto gravissimo! SU QUESTE COSE NON SI SCHERZA! Sto contattando personalmente Questore e Polizia postale”. E’ il messaggio che si legge sulla pagina ufficiale Facebook del sindaco di Messina, Renato Accorinti.

Ebbene, anche in caso di avviso di allerta meteo massima diramato ufficialmente, con “criticità rossa”, c’è qualcuno che ha pensato bene di far circolare un sms falso a nome del sindaco Accorinti. Molto prima rispetto a quello ufficiale, questo messaggio è stato diffuso tra i cellulari dei genitori avvertendo che domani le scuole sarebbero state chiuse, i mezzi pubblici fermi per le piogge torrenziali e le forti raffiche di vento, e che sarebbe stata operativa una squadra civile, raccomandando di non uscire di casa, se non per motivi davvero validi.

In effetti le scuole domani resteranno chiuse, come successivamente ha deciso e comunicato il primo cittadino di Messina, ma ciò che sconvolge maggiormente è la voglia di scherzare in queste ore di forte preoccupazione, specialmente dopo che sotto gli occhi dei siciliani si sono materializzati danni evidenti (vedi Acireale) a causa del maltempo. Fenomeni metereologici che, molto probabilmente, erano stati sottovalutati da molti e che ora invece ci invitano a essere prudenti e a mantenere un atteggiamento vigile, di prevenzione. Non è dunque certo un gesto encomiabile quello di chi ha pensato per un solo momento di prendersi gioco di genitori preoccupati, che attendevano di essere informati realmente su come comportarsi nella giornata di domani.

Intanto i vigili hanno già presentato denuncia contro ignoti e stanno tentando di risalire agli autori dell’sms in questione. Verrà inoltre inviato un esposto dell’amministrazione comunale alla Questura e alla Polizia Postale.

 

 

 

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