Messina all’indomani del terremoto del 1908: la mostra fotografica al Vittorio Emanuele

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Alloggiamenti militari Vittorio Emanuele III (7)Approssimandosi la ricorrenza del Terremoto del 1908, il Comando della Brigata “AOSTA” e il Museo Storico di Forte Cavalli, inaugureranno venerdì 28 novembre pv alle ore 10, presso il Teatro Vittorio Emanuele, la Mostra storico-fotografica: “Messina all’indomani del Terremoto del 1908. I Baraccamenti Militari degli Orti della Maddalena”, realizzati dal Genio Militare per l’acquartieramento dei 20.000 soldati mobilitati in soccorso delle popolazioni colpite dal tremendo sisma. La mostra fotografica sarà aperta al pubblico dal 28 Novembre 2014 al 28 Dicembre 2014 tutti i giorni, escluso il lunedì, con i seguenti orari: Mattina 09:00 – 12:30; Pomeriggio 15:30 – 19:00.

L’inaugurazione sarà preceduta da una Conferenza, a cura del prof. Vincenzo Caruso, Direttore del Museo di Forte Cavalli e del Capitano Fausto Furnari, ufficiale del 4° Rgt Genio di Palermo, durante la quale saranno illustrate le modalità di costruzione degli splendidi Chalet in legno realizzati presso l’area denominata “Gli Orti della Maddalena” e gli interventi del Genio Militare in favore delle popolazioni colpite da calamità naturali, con particolare riferimento alla Sicilia.

La mobilitazione di oltre 20.000 uomini dell’Esercito in soccorso delle popolazioni vittime del terremoto Messano-Calabro del 28 dicembre 1908, rappresenta il primo intervento di Protezione Civile strutturata, avvenuto in Italia dalla sua Unificazione.

Sin dal gennaio del 1909 il Comando di Stato Maggiore dell’Esercito diffuse ordini operativi per mobilitare gran parte delle unità militari presenti sul territorio nazionale, in soccorso delle popolazioni terremotate.

Complessivamente furono mobilitati 55 reggimenti di Fanteria, il 1° Reggimento Granatieri, 4 reggimenti di Bersaglieri, 7 reggimenti di Alpini, 3 di Artiglieria, 5 del Genio oltre all’intera Brigata Ferrovieri.

Le Brigate Brescia, Livorno, Napoli, Torino, Venezia, Verona, Salerno, Regina, Cremona, Pisa, Pistoia, Bologna, Ferrara, Parma, Sicilia, Ancona, Roma, Basilicata, Messina, Granatieri di Sardegna, Bergamo, Aosta e i Reggimenti del Genio, degli Artiglieri e degli Alpini, si avvicendarono, alternandosi, per prestare il loro servizio nelle zone colpite dal sisma.

A questi raggruppamenti si unirono consistenti reparti dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza che, oltre a collaborare nell’azione di soccorso, si distinsero anche nell’assolvimento dei loro compiti istituzionali.

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