Posto d’onore per la Calabria all’American Academy of Dermatology

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Pietro MorronePare che il Bel Paese si sia lasciato alle spalle quell’inconfondibile e soffocante aroma di straziante malasanità che ha da sempre impregnato e contaminato l’atmosfera ospedaliera nostrana, accogliendo un’ondata d’aria nuova e fresca, che probabilmente aprirà uno sprazzo di sole in questo malsano settore bistrattato per troppi anni: l’etere proviene dalla bravura e spiccata professionalità del Dirigente dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza nell’unità operativa di dermatologia, il dott. Pietro Morrone, che nel prossimo marzo 2015 siederà di fianco alle più grandi ed esperte menti mediche, a livello internazionale, all’American Academy of Dermatology, il più importante congresso, di fama mondiale, che affronterà quegli aspetti ancora oscuranti e non del tutto conosciuti delle malattie dermatologiche, che si tiene annualmente in California, a San Francisco. Un posto di rilevante prestigio per Morrone che in poco tempo è riuscito a raggiungere l’acme del suo percorso professionale e formativo, con mirabile successo. Il Dott. dei Bruzi sarà speaker al Congresso, e presenterà la sua personale esperienza in materia del criptico e ignoto “Angioedema Ereditario”, una malattia rara,alla cui diagnosi si perviene spesso quando ormai lo stadio risulta irrimediabilmente troppo avanzato.” E’ un importante scambio scientifico sull’innovazione medica. Nell’ambito del Congresso, illustrerò anche la frontiera più moderna della biologia molecolare,attraverso la produzione di pallottole terapeutiche in grado di colpire selettivamente precise molecole della malattia”; questo l’ardimentoso progetto di Morrone, che segnerà un punto di svolta nel settore dermatologico calabrese e non solo. Un motivo di vanto per la Nazione, che apre un scenario nuovo nell’ottica e nel panorama della medicina estera, e che, ovviamente, apporterà non pochi benefici allo sviluppo della scienza. Sembra paradossale ammetterlo, ma il Dott. Pietro Morrone vive ancora oggi, nonostante la sua innata e comprovata bravura, sotto il pressante peso del precariato , un incredibile ossimoro del tutto stridente che suscita incredulità tra l’opinione pubblica, ma che in realtà, non è altro che una delle tante irragionevoli contraddizioni che gravano sulle spalle dell’ “affascinante” Italia, che ha ancora molta strada davanti a sé da percorrere.

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