Calabria, area democratica della Gerbera Gialla del PD: “portiamo avanti la legalità e la trasparenza”

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 gerbera gialla“L’area democratica della gerbera gialla del PD – si trasmette attraverso una nota stampa – esprime disapprovazione e netta condanna in merito ai fatti che stanno emergendo a Roma nell’ambito della maxi operazione ‘Mondo di Mezzo’.

L’ufficio guidato dal Dottor Giuseppe Pignatone sta facendo luce e nuovi sviluppi si attendono nelle prossime ore su una ragnatela di interessi illegali e pericolose che vedono coinvolte il mondo delle cooperative, guidato da Salvatore Buzzi, l’ex brigatista nero Massimo Carminati, spezzoni significativi dei partiti politici, sia di destra che di sinistra tra cui molti esponenti del PD, in ordine a questo è stato nominato dal segretario del PD Matteo Renzi un commissario straordinario nel Pd romano che è  Matteo Orfini presidente del PD con l’incarico di fare chiarezza e pulizia e infine le mafie che non potevano mancare al banchetto.

Il business più importante nella capitale, da quello che sta emergendo dalle carte e dalle intercettazioni è quello legato ai centri di accoglienza per ROM e immigrati, addirittura in un’intercettazione si dice che rende più questo business che il traffico di droga e molto spesso i proventi di questa attività venivano portate con borsoni pieni di soldi in Sud America, tutto questo accadeva mentre decine di imprenditori italiani si toglievano la vita, lasciando nella disperazione i propri familiari, perché erano impossibilitati a pagare i propri dipendenti o perché non riuscivano a pagare le tasse, che servivano non per creare servizi o posti di  lavoro ma per finanziare questo vorticoso giro di mazzette e tutta la lordura che sta venendo a galla.

Tutto questo lo trovate giusto? – Prosegue la nota – Noi rispondiamo decisamente no e ancora no, anzi tutto questo ci fa inorridire e incazzare. Come area democratica  del PD esigiamo che nel nostro partito si faccia pulizia e chiarezza in tempi brevi e si taglino rapidamente tutti i rami secchi a qualsiasi livello e in qualsiasi luogo a colpi di scure. Naturalmente noi siamo impegnati in trincea nel nostro partito in Calabria in una regione che non è certo immune da taluni infiltrazioni. Siamo accanto ai tanti dirigenti, segretari,iscritti del nostro partito che pur rischiando tantissimo, portano avanti questa battaglia a favore della legalità e della trasparenza,come lo siamo  ai tanti cittadini che ci guardano e si aspettano dal nostro partito scelte coraggiose e ormai improcrastinabili in tal senso.

I cittadini stanchi di tutta questa sporcizia hanno ancora il desiderio di una politica rinnovata, fatta con onore e disciplina così come sancito dall’articolo 54 della nostra Costituzione che possa rappresentarli degnamente nei vari ambiti istituzionali e non,si aspettano da noi delle scelte chiare e nette rispetto a tutto questo marciume senza ambiguità e senza indecisione e l’assunzione di comportamenti virtuosi e responsabili.

La politica deve tornare semmai si fosse smarrita al valore del merito della legalità e della trasparenza così come auspicato  dai padri costituenti, non si può più delegare alla magistratura la responsabilità di fare pulizia all’interno dei partiti politici utilizzando come alibi un garantismo che ormai non regge più ma che invece allontana solamente nel tempo la decisione da prendere aggravandone ancora di più  il problema. I partiti  devono essere capaci di selezionare le future classi dirigenti del nostro paese secondo canoni di onestà e onore relegando nell’oblio le mele marce come si faceva nell’Antica Roma senza farsi condizionare dalle doti elettorali che molto spesso sono di provenienza incerta,volendo usare un eufemismo e che nella stragrande maggioranza sono forieri di sventure e altresì puntare solo sulla qualità. Siamo nelle condizioni di accettare questa sfida come PD? noi Siamo assolutamente sicuri  di si.

L’area democratica del PD – si continua a trasmettere – richiama il proprio partito all’attenzione quando si parla di legalità e trasparenza, la nostra gente è stanca, ha perso la pazienza ci stiamo avventurando in un crinale molto pericoloso a rischio secondo noi è la stessa tenuta democratica del paese, se la politica sia di destra che di sinistra non hanno un sussulto di orgoglio e cambiano atteggiamento (noi come partito democratico possiamo essere apripista di una visione rinnovata)   introducendo nella  società gesti forti e concreti a favore di legalità e trasparenza si corre il rischio di frizioni sociali sempre più forti dall’esito incontrollabile. Chi come noi ha a cuore le sorti dell’Italia e del PD non può sopportarlo e non può far finta di nulla ma è obbligato all’azione e quindi al rifiuto di qualsiasi illegalità. Si apre per noi come PD in Calabria una stagione irripetibile ci stiamo apprestando a festeggiare il sindaco PD a Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà figlio del compianto Italo Falcomatà che tanto ha fatto per la città di Reggio Calabria.

Alla regione Calabria siamo presenti con il neo governatore del PD Mario Oliverio, di cui condividiamo la competenza il carattere e la sensibilità rispetto a temi così importanti come la legalità e la trasparenza, a lui va tutto il nostro appoggio e il nostro sostegno.

L’area democratica nel ribadire il proprio sostegno al sindaco di Reggio Calabria Falcomatà e al neo governatore della Calabria Mario Oliverio mette a disposizione degli stessi tutte le proprie risorse umane ed auspica pertanto che all’interno delle rispettive giunte vi sia un segnale tangibile, chiaro ed inequivocabile a favore di legalità e trasparenza”.

La nota si conclude “con le parole di Corrado Alvaro, calabrese DOC, scrittore e giornalista che sono le seguenti: ‘La disperazione più grave che possa impadronirsi di una società è il dubbio che vivere onestamente sia inutile’.

Da questa frase prende spunto anche per la sua riflessione sul concetto di legalità Don Luigi Ciotti ispiratore e fondatore del ‘gruppo Abele’ e poi dell’associazione ‘libera’ contro i soprusi delle mafie che afferma: ‘Per fortuna c’è anche chi cerca di ribellarsi. E’ una voglia di ribellione che dobbiamo intercettare e volgere in impegno civile prima che disperda la sua tensione o peggio degeneri in opposizione violenta'”.

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