La Dia di Reggio Calabria e quella di Catanzaro impegnate nella confisca di beni illegittimi alla ‘ndrangheta
Durante il 2014 l’attività della Dia di Reggio Calabria e quella di Catanzaro ha dato i suoi frutti: ben 524 milioni di euro sequestrati o confiscati. Le inchieste portate a buon fine hanno fatto chiudere l’anno sotto il segno positivo per un sempre maggiore contrasto alla ‘ndrangheta, ai suoi patrimoni illegittimi e per far decrescere sempre più il tasso di criminalità organizzata all’interno delle nostre provincie. Tra le varie indagini spicca quella denominata operazione “Breakfast” che ha portato all’arresto di 7 persone e al sequestro di beni per 50 milioni di euro circa. Secondo quanto riportato nella nota della Dia i risultati: “dal 2010 ad oggi” hanno portato: “complessivamente a sequestri e confische di beni per circa 2 miliardi di euro; arresto di 27 persone; denunce a piede libero nei confronti di 206 persone; 56 proposte di applicazione di misure di prevenzione (di cui 18 – si fa rilevare – avanzate dal Direttore della Dia); 21 accessi a cantieri edili.”
