Reggio, ospedale Morelli: “badanti e assistenti la notte costretti a riposare sul pavimento”

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StrettoWeb

osp-morelli3“Proprio in questi giorni abbiamo saputo da persone direttamente impegnate ad assistere pazienti presso l’ Ospedale Morelli di Reggio Calabria, che la notte quando per qualche ora possono riposare sono costretti a stare seduti nelle sedie oppure a riposare sdraiati sul pavimento, questo perchè l’ azienda sanitaria non permette di poter portare una sedia a sdraio all’interno dei reparti. Forse è un aspetto positivo oppure con tutti i problemi che abbiamo in città pensare all’immagine notturna all’interno dei reparti non è il massimo. Il quadro si arricchisce quando alcuni badanti ci hanno raccontato che devono farsi dare dai parenti dei ricoverati alcuni medicinali perchè non disponibili oppure che quando suonano il campanello per assistenza quale ad esempio cambiare il panno agli allettati, bisogna aspettare un paio d’ore in quanto ci sono pochi infermieri disponibili che danno a volte anche risposte “amare” quali “ e allora voi che ci siete a fare “ ; questi episodi fanno capire che non tutti sono adatti ad assistere il “prossimo” e che bisogna essere portati a farlo e metterci tutta la buona volontà. Alcuni addirittura si spaventano a fare due passi nel corridoio perchè quando rientrano nelle stanze non trovano più le coperte o le sbarre dei letti in quanto sempre per la carenza degli stessi, chi può cerca di recuperarli per se stesso. Concludo che personalmente mi sono accorto che nei corridoi di tutti i tre i reparti non ci sono cestini porta rifiuti né contenitori per la raccolta differenziata. Ovviamente tutta colpa della “Spending review” che porta annualmente alla riduzione dello standard dei posti letto ospedalieri , al taglio di ospedaletti e mini cliniche e che ben presto ci porterà secondo me a ridurci come Sanità da terzo mondo, ma non per questo bisogna tralasciare il lavoro svolto con eccellenza da alcuni Medici e Infermieri in particolar modo all’interno del Reparto di Pneumologia che si dedicano ai pazienti con amore e accortezza”. E’ quanto riferisce il presidente del M.A.A. Pietro Marra.

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