Grecia, Tsipras dopo la vittoria schiacciante cerca alleati [FOTO]

  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
  • Zuma press/LaPresse
/
StrettoWeb

Previsti per oggi gli incontri con il presidente del partito di destra, il leader del partito centrista e il presidente del partito comunista

Zuma press/LaPresse
Zuma press/LaPresse

Agenda fitta di impegni oggi per il leader di Syriza, Alexis Tsipras, che avvierà i colloqui per formare un nuovo governo. Una fonte di Syriza fa sapere che Tsipras ha intenzione di avere pronto il nuovo governo domani sera o al massimo mercoledì mattina. Oggi alle 9.30 Tsipras incontrerà il presidente del partito di destra nazionalista Greci indipendenti (Anel), Panos Kammenos, per esplorare la possibilità di un esecutivo congiunto. Obiettivo dell’incontro con Kammenos è di confermare “l’appoggio e la possibile partecipazione di Anel al nuovo governo”, riferisce sempre la fonte di Syriza. Dopo questo meeting Tsipras riceverà dal presidente della Repubblica Károlos Papulias l’incarico di formare il governo e sempre oggi, nel corso della giornata, incontrerà il leader della formazione centrista ‘To potami’, Stavros Theodorakis, e il presidente del partito comunista Kke, Dimitris Kutsumbas.

Syriza, il partito di sinistra radicale e’ in cerca di due soli voti per raggiungere la maggioranza di 151 su 300 e secondo logica dovrebbe rivolgersi a To Potami la formazione di centro sinistra affine ideologicamente. Ma To Potami (il fiume, in greco) non vuole rivedere il Memorandum, cioe’ le politiche di rigore decise con la Troika in cambio dei prestiti. Cosi’ Alexis Tsipras, 41 anni, leader di Syriza potrebbe creare il governo con Panos Kammenos, leader della formazione di destra Greci Indipendenti (13 seggi) con cui condivide l’opposizione al Memorandum. Kammenos ha dato la sua disponbilita’ a sostenere, anche dall’esterno, l’esecutivo di Tsipras proprio in funzione anti-Memorandum, ma e’ uomo di destra e potrebbe chiedere una stretta sull’immigrazione clandestina. Il partito dei Greci indipendenti (Anel in greco) e’ una ‘costola’ di Nea Dimokratia del premier uscente Antonis Samaras da cui si e’ staccata proprio sul tema dell’austerity che non vuole accettare in nome della “dignita’ nazionale”. Sullo sfondo resta sempre anche la possibilita’ di un’intesa con To Potami, formazione ideologicamente piu’ affine con Syriza, ma contraria a rinegoziare il Memorandum, cioe’ le misure di austerita’ il cui rifiuto hanno portato alla vittoria Syriza.

Ecco le foto di ieri sera nel post elezione del nuovo presidente greco.

Condividi