Reggina, al Sant’Agata la legge è uguale per tutti

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reggina sedeTra tutte le problematiche che attanagliano il club di Via delle Industrie, trova posto anche l’organizzazione al suo interno con l’arrivo dell’ex osservatore e allenatore amaranto Aldo Cerantola. Al momento possiamo dire che l’ultimo arrivato tra i nuovi dirigenti della Reggina non si occupa di calciomercato, bensì di fare da collante tra allenatore, calciatori e società. L’ultima pensata dei dirigenti, con il placet del presidente Foti, è stata quello di delimitare i confini dentro la struttura del centro sportivo Sant’Agata. Una scelta che colpisce anche i giornalisti, non sappiamo ancora se l’intera categoria oppure una parte di questa. Tuttavia tramite una telefonata di un dirigente siamo stati avvertiti che il giorno degli allenamenti, quando questi sono a porte aperte, tutti indistintamente non potranno oltrepassare nemmeno il primo cancello che dà l’accesso alla sala stampa e che bisognerà assistere alle sedute sotto gli alberi anche in caso di pioggia, mentre fino alla settimana scorsa in caso di maltempo si assisteva e si scriveva pure all’interno della grande sala con affaccio sia al campo numero 1 che su quello numero 2. Non possiamo che prenderne atto e ubbidire. Giustamente in casa propria ognuno si regola come meglio crede tutelando i propri interessi. Per quanto ci riguarda questa novità non cambierà il nostro lavoro, perché continueremo a seguire gli allenamenti come sempre abbiamo fatto accanto a quei pochi tifosi presenti. Vuol dire che oltrepasseremo le delimitazioni soltanto nei giorni stabiliti e cioè quando saranno annunciate le conferenze stampa. Nessuna polemica, ci mancherebbe. Una scelta condivisibile, anche se non possiamo sposare questa iniziativa dopo più di 20 anni senza confini.

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