Emergenza Libia, l’UE: “no ad intervento militare, si al dialogo politico”

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isis libia siciliaL’opzione militare “non costituisce una soluzione” al conflitto in Libia, dove invece bisogna incoraggiare “il dialogo politico”: lo ha affermato oggi a Bruxelles una portavoce dell’Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue, Federica Mogherini. “La nostra posizione non e’ cambiata: sosteniamo il processo di mediazione delle Nazioni Unite, come indicato nelle conclusioni dell’ultimo Consiglio Esteri”, ha detto la portavoce. L’Unione europea promuove quindi il dialogo politico tra le diverse parti in Libia “per riportare la stabilita'”. L’Alto rappresentante ha incontrato ieri sera a Madrid il rappresentante speciale dell’Onu per la Libia, Bernardino Leon, per discutere degli ultimi sviluppi nel paese. Mogherini e Leon hanno sottolineato la necessita’ “di aumentare il lavoro diplomatico per unire le diverse parti in Libia in uno sforzo comune nella lotta contro lo Stato islamico”. Ieri il capo della diplomazia europea aveva espresso la solidarieta’ dell’Unione europea all’Egitto dopo la decapitazione di 21 cristiani copti in Libia. “Questo atto di terrorismo costituisce un duro monito sulla condizione dei civili in Libia, che si tratti di libici o migranti e qualsiasi sia la loro religione”, ha affermato. Lunedi’ scorso i ministri degli Esteri dell’Ue hanno ribadito il sostegno agli sforzi dell’inviato Onu per arrivare a un compromesso che permetta di portare la pace in Libia, dove “non ci puo’ essere una soluzione militare al conflitto”. In questo contesto, i Ventotto si sono detti pronti a “introdurre misure restrittive non appena lo riterra’ opportuno” contro chi mette in pericolo il dialogo in corso. I ministri hanno infine sottolineato che solo una soluzione politica puo’ mettere fine al conflitto e che in questo momento “e’ fondamentale arrivare a un cessate al fuoco incondizionato rispettato da tutte le parti”.

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