Sanità in Calabria, Dima e Caputo: “adesso ci accusa chi prima ha distrutto, basta insinuazioni inconcludenti”

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Di seguito la nota congiunta diffusa da Giovanni Dima e Giuseppe Caputo: La somma di goffe farneticazioni attribuite, stamani sulla stampa, a qualche superstite del centro sinistra regionale e territoriale, più che a dichiarazioni emerse in un normale evento politico fanno pensare alla riunione di un circolo di pensionati, tra una partita a carte e qualche reminiscenza sbiadita del proprio passato confuso col presente. È certamente più utile l’ironia per tentare di decifrare brandelli di ragionamento misti ad insinuazioni deliranti scagliate, senza senso, contro l’azione politica del centro destra nell’area urbana Corigliano-Rossano. Sulla sanità e sulla storica distruzione delle condizioni stesse di garanzia del diritto alla salute, in Calabria e nella Sibaritide, il centro sinistra locale e regionale ha scritto pagine negative che restano indelebili e sulle quali vi è poco da aggiungere, essendo stati, infatti, corresponsabili di una spoliazione progressiva e sotterranea, silenziosa e colpevole, dell’offerta sanitaria delle due città. Su tutte, basti ricordare il silenzio complice ed omertoso del centro sinistra, di Rossano e di Corigliano, che ha accompagnato il golpe notturno delle aziende sanitarie, determinando soprattutto per questa Area Urbana, dalla sera alla mattina sottoposta all’ingestibile unica Asp di Cosenza, danni e disagi che oggi pagano purtroppo medici, infermieri ma soprattutto pazienti e famiglie. Oggi, tentando di cavalcare la disperazione delle popolazioni, in una fase oggettivamente complessa ma di strategica e necessaria fuoriuscita dal milionario e disastroso buco finanziario moltiplicato dagli ultimi cinque anni di mal governo LOIERO, qualche pensionato locale della politica trova ancora il coraggio per tentare voli pindarici e per continuare ad ingannare il territorio. Il governo del difficile cambiamento in atto, attraverso le transizioni obbligate tra l’altro da un piano di ridimensionamento scritto da un centro sinistra dimostratosi però incapace di applicarlo, richiede anzi tutto senso di responsabilità e correttezza verso le cittadinanze, senza ipocrisie e senza populismi né demagogia. Dalla realizzazione certa del nuovo Ospedale della Sibaritide, sul cui iter abbiamo già avuto modo di chiarire e smentire preoccupazioni infondate, fino all’assoluta trasparenza e correttezza sulle quali si fonda il rapporto di fiducia politica ed elettorale della classe dirigente del centro destra con i cittadini dell’Area Urbana, si respingono senza mezzi termini astruse prese di posizione e soprattutto ogni gravi illazione, ribadendo l’invito al confronto nel merito di tutte le questioni aperte ed al rispetto della dignità delle persone, senza il quale non potrà mai esserci alcuna forma di confronto.

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