Messina, il Comune replica alla Corte dei Conti: da noi gestione oculata

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L’Amministrazione ridimensiona il caso Messina e offro rassicurazioni all’organo di controllo

accorinti e signorinoPur ammettendo le difficoltà, legate soprattutto alle precedenti gestioni dell’Ente, l’Amministrazione Accorinti, rispondendo alla Corte dei Conti sui rilievi mossi, ha voluto ridimensionare il “caso Messina”. Secondo Guido Signorino, responsabile dell’Economia cittadina, le anticipazioni di tesoreria sono sempre state approvate in ossequio alla normativa nazionale, rendendo le uscite funzionali, nel quadro dei rapporti con i creditori (vedi ENEL) e con le partecipate. In quest’ultimo settore, in particolare, nell’attesa che il Ministero sciolga il nodo sui costi legati al personale, se essi cioè vadano o meno scorporati dal bilancio comunale salvaguardando o condannando definitivamente al default Palazzo Zanca, Signorino – d’intesa col segretario generale Le Donne – evidenzia come si stia ripensando il sistema gradualmente, consolidando il bilancio sulla falsariga delle prescrizioni già inserite nel piano di riequilibrio. Nessuna replica circostanziata viene fatta in merito alla procedura di mobilità fra le partecipate e al trasferimento degli ex Feluca all’Amam. In tal senso la Giunta rivendica implicitamente la correttezza formale delle sue scelte, mandando gli atti alla Corte per una piena e serena valutazione.

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