Ricorso Reggina, mercoledì 20 maggio il giorno della verità: Collegio di Garanzia dello Sport del Coni più “morbido” della Corte Federale d’Appello?

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Reggina, tra tre giorni la decisione del CONI sul ricorso del club amaranto

logoregginaLa Reggina si trova alla stregua di un ammalato terminale, il quale prima di morire fa incetta di appelli per rimanere in vita il più possibile. Ripetere che la situazione economica è ai limiti della sopravvivenza o che l’unica ancora di salvataggio sia esclusivamente il consorzio australiano, non faremmo altro che parlare di cose stantie e di argomenti che la gente respinge. Non vede un briciolo di chiarezza e naviga in un buio pesto. Straziante agonia. I cicli si aprono, si chiudono e si riaprono. E non solo nel calcio. In tema Reggina nessuno vuole buttare la spugna. Da una parte la società con in testa il presidente Foti e tutto indistintamente il suo staff, nonché le persone che lo spingono alla lotta più dura pur di uscire da vincitore da un ring dove non pullulano pugili, ma docenti ed emeriti avvocati i quali tra 4 giorni avranno tra le mani tante di quelle scartoffie da rileggere che dal mese di giugno scorso stanno facendo il giro delle aule dei tribunali sportivi romani non trovando mai una sede definitiva. Il Collegio di Garanzia dello Sport del Coni, organo giurisdizionale di ultima istanza dell’ordinamento sportivo italiano, presieduto dall’ex Ministro di Forza Italia Franco Frattini, mercoledì alle ore 14 prenderà nota e giudicherà il ricorso presentato dalla Reggina contro la penalizzazione di 3 punti del 27 marzo scorso. Perché la Corte Federale d’Appello (la stessa che ha restituito alla Reggina 14 dei 20 punti di penalizzazione nell’attuale stagione) s’è inasprita contro la Reggina in seguito al ricorso presentato dal Procuratore della Figc Stefano Palazzi? Così recitano le motivazioniPer non avere depositato – la Reggina – presso la Covisoc, entro il termine del 25 giugno 2014, l’avvenuto pagamento degli emolumenti dovuti, fino al mese di aprile 2014, ai propri tesserati, lavoratori dipendenti e collaboratori addetti al settore sportivo; violazione ai fini dell’ammissione ai campionati professionistici 2014/2015, per non avere depositato presso la Covisoc, entro il termine del 30 giugno 2014, l’avvenuto pagamento delle ritenute Irpef e dei contributi Inps relativi agli emolumenti dovuti, fino al mese di aprile 2014, ai propri tesserati, lavoratori dipendenti e collaboratori addetti al settore sportivo.

La Procura ha posto in rilievo che, alle date del 25 giugno 2014 (per gli emolumenti) e del 30 giugno 2014 (per le ritenute e i contributi), la Reggina non era in possesso dei requisiti necessari ai fini dell’ammissione al campionato professionistico di competenza, con ciò incorrendo nella violazione disciplinare contestata con il deferimento previsto dalla normativa federale, mentre, nel termine del 15 luglio 2014, la Società ha sanato detti inadempimenti provvedendo al pagamento in favore dei propri tesserati e dipendenti degli emolumenti, delle ritenute e dei contributi fino al mese di aprile 2014 compreso. 

La Procura Federale, inoltre, ha rappresentato che il piano di ristrutturazione di cui al decreto di omologazione del 17 giugno 2014 non riguarderebbe gli stipendi dei tesserati ed i relativi contributi e ritenute, i quali, ferma la violazione disciplinare per il mancato rispetto delle scadenza del 25 e del 30 giugno 2014, sono stati pagati dalla Reggina entro il 15 luglio per ottenere la licenza nazionale 2014/2015.
Tra l’altro, le parti resistenti hanno sostenuto come sarebbe errato sostenere che i debiti relativi agli stipendi o altro da corrispondere ai tesserati non sarebbero stati inseriti nel piano. Con autonomo ricorso, la Reggina Calcio ed il signor Giuseppe Ranieri hanno impugnato la stessa decisione del Tribunale Federale che ha accolto il deferimento per il mancato deposito della fideiussione bancaria a prima richiesta entro il termine del 30 giugno 2014. Anche a voler prescindere dal fatto che i tesserati appaiono creditori estranei all’accordo di ristrutturazione dei debiti, tanto che a pag. 37 della relazione del dott. Roberto Filocamo è indicato “che la società Reggina Calcio Spa ha proposto intese con il 70% dei creditori (nella fattispecie l’Agenzia delle Entrate e l’Istituto per il Credito Sportivo)” – deve rilevarsi che, in data 17 giugno 2014, il decreto di omologazione dell’accorso di ristrutturazione dei debiti è stato depositato in cancelleria e lo stesso, come evidenziato, dà atto che l’accordo è stato pubblicato nel registro delle imprese in data 8 maggio 2014 e che nel termine di trenta giorni dalla sua pubblicazione non è stata depositata alcuna opposizione, sicché il pagamento degli emolumenti dovuti fino al mese di aprile 2014 ai tesserati, lavoratori dipendenti e collaboratori addetti al settore sportivo nonché delle relative ritenute Irpef e dei relativi contributi Inps sarebbe certamente potuto avvenire entro i termini di scadenza previsti dalla normativa federale, vale a dire, rispettivamente, il 25 giugno 2014 ed il 30 giugno 2014
“.

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