‘Ndrangheta, arresto Giusti. La Procura: “Il giudice venduto ai clan”

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Si parlava di un suo probabile arresto all’indomani dell’operazione della Dda di Milano denominata “Lampada”, che porto’ in carcere anche il presidente della Corte d’assise di Reggio Calabria Vincenzo Giglio. Il giudice Giusti era da tempo sotto osservazione, da parte degli investigatori milanesi. Oggi, dopo la sospensione dell’incarico, è arrivato il momento dell’arresto, con l’accusa di corruzione, aggravata dall’avere agevolato il clan Lampada, famiglia di Reggio Calabria trapiantata a Milano. Infatti, nella prima tranche dell’inchiesta erano emerse intercettazioni compromettenti a carico del giudice del Tribunale di Palmi, accusato di avere sfruttato l’amicizia con i Lampada per ottenere viaggi e soggiorni a Milano in resort molto costosi. Il tutto, sempre secondo l’accusa, in compagnia di avvenenti escort (una ventina il numero calcolato dagli investigatori milanesi) “offerte” dai fratelli Francesco e Giulio Lampada tra il 2008 e il 2009. Ora, nella nuova appendice dell’inchiesta, e’ emerso che Giusti avrebbe incassato 71mila euro e altre utilita’ da Giulio Lampada, Mario Giglio e Vincenzo Minasi, persone finite in carcere nei mesi scorsi nell’ambito della stessa inchiesta. “Giusti avrebbe venduto al clan della ‘ndrangheta la propria funzione violando i principi di imparzialita’, probita’ e indipendenza”, recita il comunicato diramato dal procuratore capo di Milano Bruti Liberati. Secondo quanto è emerso da diversi resoconti giornalistici, Giusti svolgeva funzioni di gip-gup al Tribunale di Palmi. Ma in realta’, il magistrato non avrebbe mai esercitato la funzione di giudice per le indagini preliminari. Pare che, fino al giorno del blitz della mobile di Milano, il magistrato abbia svolto le funzioni di giudice monocratico prevalentemente nella sezione di Cinquefrondi, sede distaccata del Tribunale di Palmi. Alcune indiscrezioni, raccolte in ambienti giudiziari, suggeriscono che il presidente del Tribunale di Palmi, Anna Maria Arena, avrebbe in effetti, in un primo momento, previsto per Giusti il trasferimento dalle funzioni di giudice monocratico a quelle di gip. Ma in seguito alle notizie trapelate dalla Lombardia sul suo coinvolgimento nell’inchiesta milanese l’assegnazione del nuovo incarico sarebbe rimasta bloccata.

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