Comunali Palermo, svolta del Pd: Jean-Marie Le Pen candidato a Sindaco, “contro la mafia userò la pena di morte”

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Jean-Marie Le Pen, il candidato sindaco del Pd a Palermo

Mentre Rocco Siffredi sta per ufficializzare la sua discesa in campo con una lista civica a sostegno del Pdl (“le donne del partito di Berlusconi sono quasi tutte portate a scatenare la mia immaginazione. Tutte le donne che lo accompagnano mi danno l’idea di essere portate per un’attività sessuale frenetica e divertente” ha detto l’attore abruzzese), una clamorosa novità sta per sparagliare le carte in gioco sul tavolo delle elezioni comunali di Palermo in programma per 6 e 7 maggio.
Il Pd ha deciso di abbandonare Ferrandelli, l’uomo-sosia di Cetto La Qualunque, “vincitore” (si fa per dire…) delle “primarie” su Rita Borsellino dello scorso 4 marzo, ma resterà lontano anche dall’Idv e dal suo candidato, Leoluca Orlando. Il Partito Democratico , infatti, ha scelto di sostenere la candidatura a sindaco di Palermo di Jean-Marie Le Pen, 84enne francese ex presidente del “Fronte Nazionale“, il partito dell’estrema destra transalpina.
A spiegare le motivazioni di una scelta così originale, il segretario Regionale del Pd Siciliano, Giuseppe Lupo: “dopo mesi di tormentate lotte intestine, avevamo bisogno di una decisione forte per noi stessi e per gli altri, altrimenti queste elezioni sarebbero andate perse in modo molto netto. La scelta di Jean-Marie Le Pen può sembrare discutibile ma sicuramente porterà ordine e gerarchia in un partito nel quale ha dominato, fino ad oggi, un ‘tutti contro tutti’ che ci stava portando in fondo alle graduatorie in tutti i sondaggi“.

Rocco Siffredi, candidato a supporto del Pdl

Il Segretario nazionale del partito, Pier Luigi Bersani, ha annunciato una conferenza stampa per domani mattina presso la sede comunale del Pd di Palermo, in cui presenterà personalmente Jean-Marie Le Pen: “siamo amici d’infanzia – ha dichiarato Bersani, Le Pen era con me a spalare il fango dell’alluvione di Firenze nel 1966. Abbiamo idee politiche diverse ma è un uomo vero come me, attaccato agli ideali e dalla morale solida. A Palermo sorprenderà tutti, invito anche gli uomini di sinistra a votarlo“. A chi gli fa notare che il Pd sta candidando a Sindaco un cittadino straniero che a Palermo non ci è mai stato, Bersani ha risposto che “Le Pen aveva ottenuto la cittadinanza italiana negli anni ’50 quando, terzino di punta del Rennes, voleva giocare nella Nazionale di Calcio Italiana. E a Palermo è già venuto due volte, nel 1998 a bordo della MSC Magnifica e nel 2003 a bordo della Costa Fascinosa.  Ha un ricordo splendido della città, conosce bene soprattutto la cortina del porto e lavorerà molto per valorizzarne la vocazione turistica“.
Immancabili le immediate reazioni di tutto il mondo politico, per una scelta che senza ombra di dubbio rivoluzionerà gli attuali assetti della politica italiana. Berlusconi sta provvedendo rapidamente a spostare la propria residenza da Arcore a Palermo: “sarà la volta buona che voterò per il Pd. Rocco Siffredi mi suggestiona moltissimo, ma al mio amico Le Pen non posso dire di no“.

Fabrizio Ferrandelli, tremendamente somigliante a Cetto La Qualunque. Ha vinto le primarie, ma ormai l'unico partito a suo sostegno è rimasto "Sel" di Vendola che, vista la discesa in campo di Siffredi, ne farà una lotta personale

Casini, invece, ha tuonato: “questa è un’umiliazione per la nostra politica. Tra Ferrandelli-Cetto, Rocco Siffredi e Le Pen non saprei proprio chi scegliere; al prossimo giro chi candideranno, Maradona?“.
Visibilmente scossa, invece, Rosi Bindi che – secondo alcune indiscrezioni raccolte dalla nostra redazione – starebbe pensando al suicidio.

Intanto Le Pen – che fa veramente sul serio – ha rilasciato a una televisione francese un’intervista in cui delinea le prime idee da attuare nel capoluogo siciliano qualora dovesse essere eletto Sindaco: “innanzitutto – ha dichiarato – proverò a debellare la criminalità organizzata che strozza l’economia e lo sviluppo di Palermo. Bisogna sconfiggere la mafia e avrò un compito importante perchè dovrò riuscire lì dove hanno fallito grandi personalità come Diego Cammarata, che ha governato la città dal dicembre 2001 al gennaio 2012 per ben 10 anni, e prima di lui Leoluca Orlando che aveva governato per sette anni, dal dicembre 1993 al dicembre 2000. A Palermo adesso c’è un commissario, Luisa Latella, che però ha le mani legate e non può far nulla contro i mafiosi“.
Quando gli è stato chiesto come pensa di risolvere la piaga della mafia, Le Pen ha rispolverato un suo vecchio pallino e ha annunciato che “se servirà, userò la pena di morte. Tutti gli imputati accusati di mafia saranno impiccati in piazza. Inoltre farò uscire Palermo dall’Ue e chiederò maggiore indipendenza: non basta una Regione a Statuto Speciale affinchè i palermitani possano avere l’autonomia che gli spetta, nascerà il Principato di Palermo e ci governeremo da soli. Se i cittadini vorranno e gli piacerà come li governerò, dopo avermi votato a sindaco potranno anche plocramarmi Re. Inoltre posizionerò lungo tutte le coste della città dei super-cannoni ultramoderni che, non appena avvisteranno qualsiasi imbarcazione che possa avere a bordo degli immigrati, avranno l’autorizzazione a sparare e far affondare le navi a largo della città. Anche le navi da crociera; escluse la MSC Magnifica e la Costa Fascinosa. Lì dentro ci sono i ricordi dei momenti più belli della mia vita“.

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