Sicilia, Fitto riparte da Messina: Santino Foti l’ambasciatore nell’isola

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L’ex esponente della Giunta Ricevuto sarà il punto di riferimento in Sicilia. Conservatori e Riformisti si affida a  Foti per rilanciare le ricette neoliberiste

Fitto - foto LaPresse
Fitto – foto LaPresse

Dopo l’uscita da Forza Italia Raffaele Fitto, nel corso di un’affollata convention a Roma, ha annunciato la nascita ufficiale del nuovo partito: “Abbiamo costituito un’associazione che si chiama “Conservatori e Riformisti” e che si ispira all’omonimo gruppo del Parlamento europeo” con lo stesso simbolo: un leone azzurro che sovrasta le tre strisce tricolori. In prima fila alla Convention, mentre annuncia la costituzione dell’associazione “Conservatori e riformisti”, ci sono tutti fedelissimi di Fitto: Cinzia Bonfrisco, Daniele Capezzone, Nuccio Altieri, Roberto Marti, Antonio Di Staso. Le idee sono chiare: “Riempire lo spazio tra Salvini e Renzi”. Porte aperte a tutti Angelino Alfano, Mario Mauro, Flavio Tosi, Corrado Passera, persino Denis Verdini. “Può aderire chiunque, non diamo patenti”, dice Fitto, che dà l’impressione di non voler chiudere a quanti s’identificano nel Ppe e di ambire a una sorta di Ulivo di centrodestra, una lista unica – obbligatoria con l’Italicum – nella quale ciascuno può stare con pari dignità politica. Certo, Fitto pone dei paletti: primarie, progettualità e regole certe e uguali per tutte, con un programma che si ispira a quello del premier inglese e leader dei conservatori David Cameron: “meno tasse, più mercato, garanzie alla sicurezza dei cittadini”. Anche in Sicilia il Movimento di Fitto si sta organizzando ed ha in Santino Foti, già assessore provinciale a Messina della Giunta-Ricevuto, il punto di riferimento.

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