Ma quale Tremestieri? A Messina serve la Via del Mare

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Il Movimento Azzurro, presieduto da Giuseppe Pracanica Quartarone, va all’attacco delle scelte di Palazzo Zanca e contesta i poteri speciali chiesti da Accorinti per la realizzazione dell’infrastruttura portuale nella zona sud di Messina

ente porto messinaIl porto di Tremestieri? E’ “una macchina mangia-soldi“, “una improbabile struttura ubicata in un sito dove era assolutamente sconsigliabile che venisse edificata“. Così il legale dell’Ecosezione di Messina “Movimento Azzurro” definisce l’infrastruttura cittadina in una nota inviata all’attenzione del Ministro Graziano Delrio. In essa vengono contestate le scelte portate avanti dai rappresentanti della politica locale, laddove i finanziamenti ottenuti non hanno certo liberato la città dai Tir. La richiesta di poteri speciali da parte del primo cittadino rappresenterebbe quindi un non-senso: nessuno, accusa la sigla, ricorda più “la Via del Mare, progettata 19 anni fa per collegare il porto storico con le autostrade“. Unica soluzione percorribile, a giudizio del Movimento Azzurro diretto da Giuseppe Pracanica Quartarone, soluzione mai realizzata al netto degli stanziamenti ricevuti anni addietro. “Se a ciò si aggiunge che i tempi di percorrenza Tremestieri-Villa sono doppi rispetto a quelli che si hanno da Messina si evince che doppio è anche l’inquinamento che sviluppano le navi e doppio è anche il pedaggio che finisce con l’essere ricaricato su tutti i cittadini in transito e sulle merci che vengono importate ed esportate dalla Sicilia“. Da qui l’inevitabile bocciatura e l’invito al Dicastero per un’attenta riflessione.

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