Messina, la Cisl lancia l’allarme sulla Fondazione Città del Ragazzo: “evitiamo il licenziamento di sei operatori”

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L’assemblea dei lavoratori chiede di attivare le procedure del caso: il monito del sindacato di viale Europa a tutela dei posti

Calogero EmanueleUlteriore proficuo incontro con i lavoratori della Fondazione “Città del ragazzo” per prospettare l’ipotesi di mantenimento dei livelli occupazionali senza subire alcun licenziamento. Il segretario generale della Cisl Fp Calogero Emanuele e il responsabile del Dipartimento dei Servizi Sociali della Cisl Fp Rosario Contestabile hanno messo sul tavolo aspetti positivi e negativi che potrebbero sorgere dell’accordo con un accordo con il datore di lavoro. L’assemblea ha visto la partecipazione dei lavoratori in servizio, che hanno chiesto chiarimenti e valutazioni in merito.

L’obiettivo principale, prospettato dai sindacalisti Cisl, è quello di salvare i livelli occupazionali: “Bisogna evitare il licenziamento di 6 dei 22 operatori in servizio – hanno detto – ed è quindi opportuno aprire la fase di esame congiunto ai sensi della legge 223 per analizzare soluzioni alternative. Una delle ipotesi è quella siglare un accordo di solidarietà che, comunque, come Cisl, al tavolo di confronto chiederemo di chiarire tutti gli aspetti legati al rispetto delle scadenze che saranno oggetto dell’accordo”.

L’impegno che la Cisl chiede all’Ente Città del Ragazzo è quello di ricercare percorsi possibili per riportare la casa di riposo a regime e soprattutto recuperare la riduzione oraria nel tempo.

cisl bandieraUn accordo sperimentale della durata di un anno – spiegano Emanuele e Contestabile – che comunque deve garantire pienamente i lavoratori soprattutto nella puntualità dei pagamenti e nel possibile utilizzo per attività aggiuntive che possono rimpinguare le spettanze retributive”.

Su queste basi la Cisl, con i suoi rappresentanti, si è detta disponibile al confronto e pronta a sostenere quelle altre iniziative volte per dare lustro alla Fondazione “Città del Ragazzo” facendo ogni ulteriore valutazione al tavolo di confronto ma con il coinvolgimento e la condivisione dei lavoratori.

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