Reggio, il centro/destra a piazza Italia per “la spallata”: “combattiamo per la nostra città” [FOTO e VIDEO]

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Reggio, la manifestazione dell’opposizione a piazza Italia

ripepi teatro cilea (5)Si è conclusa pochi minuti fa la manifestazione del centro/destra reggino: tentativi (falliti) di ricompattamento per la coalizione che dopo una lunga stagione di governo oggi si trova all’opposizione sia al Comune che alla Regione e non ha reagito bene alla sberla elettorale dell’autunno 2014, con il flop storico delle comunali e delle regionali. Prove di ricompattamento fallita, dicevamo, perchè dopo le fratture della vigilia, la manifestazione di stasera ha visto l’assenza di moltissimi consiglieri comunali, nonostante sia stata molto partecipata, forse ben al di sopra anche delle migliori aspettative degli stessi organizzatori, dal punto di vista del pubblico. All’incontro hanno presenziato soltanto 2 consiglieri comunali dell’opposizione (Ripepi e Dattola), di fronte ad una platea che ha vissuto con partecipazione i vari interventi interagendo con gli oratori. Il consigliere comunale Massimo Ripepi ha trascinato la folla ringraziato i presenti invitando tutti i cittadini a combattere per la loro città e chiosando: “lo diranno gli altri se da una cosa piccola come questa nascerà una grande cosa“.

ripepi teatro cilea (6)L’incontro, denominato “La Spallata”, è stato organizzato ad un anno dalle elezioni comunali che hanno visto l’elezione dell’Amministrazione di centro/sinistra guidata da Giuseppe Falcomatà: “non riteniamo più accettabile quel degrado sociale e quella crisi economica che da una parte fa trasferire altrove i giovani e dall’altra determina la chiusura delle aziende, dei negozi, delle attività produttive della nostra città. Si rischia di perdere completamente la speranza e la prospettiva di vivere in una città con un futuro” hanno affermato gli esponenti dell’opposizione.

ripepi teatro cilea (3)Non sono mancate le rivendicazioni di quanto fatto in passato: “dopo tre anni di commissariamento politico le famiglie sono asfissiate da una tassazione pressante ed insostenibile, la più elevata di tutti i tempi e che non accenna a diminuire; una scelta del centro sinistra contro il popolo su cui si è voluto far gravare un disavanzo che noi, sino al 2012 con Arena Sindaco, aveva sostenuto con misure alternative di buona amministrazione come la dismissione del patrimonio edilizio che vale ben 68 milioni di euro, la definizione dei condoni edilizi fermi da decenni e che porterebbero oltre 20milioni, la lotta all’evasione grazie al protocollo d’intesa con l’agenzia delle Entrate che aveva dato già buoni frutti. Tutte azioni che avrebbero colmato il disavanzo finanziario ed evitato una pressione che oggi annulla ogni volontà di investimento e, soprattutto, rende defraudate quelle famiglie che, per contro, non hanno l’acqua nelle case, vivono un territorio senza tutela, con strade sporche ed abbandonate da ogni manutenzione, anche la più ordinaria“.

ripepi teatro cilea (2)Pesanti i giudizi sul primo anno di amministrazione della nuova Giunta: “chi ha usato la mano pesante per inventare accuse ed esasperare il conflitto politico attraverso l’utilizzo strumentale e mediatico di Legalità e Trasparenza, ha dimostrato in poco tempo come nei fatti via sia l’inclinazione ad operare in completa antitesi con questi principi, utilizzando supponenza ed arroganza al limite della illegalità: le vicende del Miramare, la chiusura dei gazebo riconosciuta come errata anche dal Tar, gli incarichi dello staff del sindaco mai formalizzate, le nomine di innumerevoli soggetti provenienti da quel Modello Reggio messo al bando; il Sindaco ci spieghi, dopo tutto questo, la sua concezione di Legalità vista la serie di atti nulli, se non illegittimi, posti in essere già in questa prima fase di governo“.

ripepi teatro cilea (7)Gli esponenti del centro/destra hanno detto anche che “le poche azioni positive realizzate dal comune nell’ultimo anno sono tutte merito nostro, progetti avviati dal tanto vituperato modello Reggio. Dagli asili nido di Archi e di Gebbione, dell’asilo nido del Cedir, dai lavori già in corso nelle scuole come la “Lombardo – Radice” di Catona e quelli consegnati della scuola “Carducci”, ai lavori del Nuovo palazzo di Giustizia, al progetto del parcheggio di via Rausei; tutte opere prese in carico dopo il commissariamento. A queste si aggiungono: la demolizione del vecchio mercato ortofrutticolo ed il recupero urbano di Via Aspromonte, la riqualificazione di Via Filippini, Piazza Italia, il Castello Aragonese, il mercato Ittico, Piazza Duomo, il Corso Garibaldi. Tagli di nastri e consegne caratterizzati dall’ipocrisia di un sindaco che nulla ha realizzato e che maldestramente tenta di appropriarsi del lavoro fatto negli anni precedenti. Nonostante questo vantaggio derivante da anni di lavoro ereditato, in solo un anno questa sinistra a Palazzo san Giorgio è riuscita ad aggravare ancor di più la situazione dopo i commissari, bloccando cantieri importanti e strategici come il Parco Lineare Sud, piazza Garibaldi e l’interramento della stazione ferroviaria, le aste del Calopinace, il ponte tra Gallico e Catona, la caserma Duca D’Aosta oggi luogo di delinquenza e rifugio dei disperati, la riqualificazione del Rione G, la Caserma ex 208 opera epocale dell’ amministrazione di centrodestra, gli impianti sportivi appaltati ed abbandonati come il Campo di Ciccarello e di Archi. Tutto fermo; in compenso si è trovato il tempo di dichiarare l’annullamento di un opera simbolo della centralità di Reggio nel Mediterraneo: il WaterFront ed il museo del mare, già finanziati per oltre 50 milioni. A questa insipienza si associa il DANNO aggiunto, quello del definanziamento dello stesso Decreto Reggio, delle opere per il risparmio energetico e del Piano della Mobilità; opere strategiche che il sindaco è riuscito in questi mesi a far perdere per quasi 100 milioni ai reggini“.

ripepi teatro cilea (1)Alcuni passaggi importanti anche sull’Aeroporto dello Stretto: “è un’infrastruttura vitale per l’area dello stretto a rischio chiusura dopo anni di lavoro sostenuto da politiche comunali di promozione e di coinvolgimento di nuove compagnie aeree. Su chi gravano questi macroscopici danni, iniziati con quel commissariamento che lo stesso Renzi ha definito un “fatto politico” ed acclarati dalla incapacità amministrativa della Sinistra reggina e calabrese? Deve farsene carico una Comunità già succube di logiche di potere attuate in spregio agli interessi di Reggio o non è forse dovuto, per Giustizia di Stato, che se ne faccia carico quel Governo nazionale che per Roma ha voluto evitare il disastro e per Reggio non ha considerato il costo sociale di una decisione nefasta“.

Infine il passaggio più delicato: la città metropolitana: “abbiamo lasciato in eredità la conquista più importante di tutta la millenaria storia di Reggio Calabria. La prima vera prospettiva di sviluppo ed emancipazione dal dopoguerra ad oggi, che una sapiente ed abile mediazione politica che l’allora Sindaco Scopelliti ha saputo concretizzare, battendosi contro deputati ed onorevoli della sinistra in Parlamento che, già da allora, contrastavano gli interessi irrinunciabili per il futuro di Reggio. Ci spieghi adesso la sinistra se ha partorito una sua progettualità e visione di prospettiva, quali risorse intende mettere in campo tralasciando le ipocrite annunciazioni che ancora non hanno prodotto alcun beneficio anzi, per buona dose di demagogia, rischiano di trasformare Reggio in terra di nessuno. Rifuggiamo oggi dalla tentazione, anche legittima, che ci indurrebbe ai paragoni richiamando i segni tangibili di un decennio caratterizzato da impegno sociale, opere pubbliche, emancipazione culturale e che fece della nostra Reggio una Città invidiata ed ammirata dopo decenni di buio silenzioso. Si era usciti da quell’ apatia degli anni ’80 che oggi qualcuno pensa di poter replicare, anestetizzando il Popolo che, sfiancato e logorato da una crisi economica e di valori, rischia di perdere quella identità e, soprattutto, quella dignità che da sempre sono state patrimonio di umanità dei calabresi“.

ripepi teatro cilea (5)Infine l’appello al Sindaco: “abbandoni la politica dei selfie, ascolti la gente, ascolti anche l’opposizione perché la politica non è fatta solo di veleno e il clima che hanno voluto creare a Reggio è anomalo e non ci piace. Noi siamo e saremo sempre per una politica che non è tale in quanto assume una identificazione ma per rappresentare uomini al servizio del fare, della vicinanza agli ultimi e del dialogo con tutti coloro che hanno sentito di dover lavorare “per “ Reggio e non “contro” qualcuno o qualcosa. Questa la nostra motivazione e la nostra battaglia per la nostra città“.

Intanto il Partito Democratico ha già organizzato per il weekend 7 e 8 novembre una “contro-manifestazione” con alcuni big nazionali del partito per fare quadrato e difendere il sindaco Falcomatà da quelle che la maggioranza considera “speculazioni di chi ha già fallito alla guida della città“. Inizia oggi da piazza Italia il caldo autunno della politica reggina.

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