Serie B, Reggina-Verona 0-1: amaranto inconcludenti, playoff lontanissimi

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La Reggina fallisce ancora una volta nelle partite clou della stagione. Breda schiera il solito 3-5-2, in cui spicca l’inserimento di D’Alessandro nel ruolo di interno destro. Il giovane ex Reggiana nel primo tempo fa un ottimo lavoro in fase difensiva marcando Hallfredsson praticamente a uomo. Parte forte il Verona che al 6’ prova da lontano con Tachtsidis e all’ 8’ sfiora il gol con Ferrari che si vede parare due tiri a botta sicura da un Emanuele Belardi in fase di assoluto stato di grazia. Al 10’ è la volta della Reggina: dopo uno svarione della difesa veneta, Ragusa da distanza ravvicinata tira addosso al portiere Rafael. La Reggina gioca benissimo ed è a tratti tambureggiante, i due piccoletti Campagnacci e Alessio Viola davanti sembrano non dare punti di riferimento agli avversari. Tuttavia, come al solito, il gioco si sviluppa maggiormente a sinistra, dove l’asse Rizzato-Barillà-Campagnacci fa letteralmente impazzire la squadra di Mandorlini. Sono tantissimi, infatti, i cross che vengono da quel lato, ma manca un centravanti sufficientemente alto in grado di poterli finalizzare. Al 20’ un bel tiro-cross di Campagnacci non viene sfruttato dai compagni, poco dopo Emerson calcia da lontanissimo e sfiora un gol che sarebbe stato pazzesco. Nel secondo tempo la partita cambia, la Reggina appare in calo e l’Hellas si fa sempre più minaccioso dalle parti di Belardi. Al 50’ è l’ex reggino Halfredsson, che migliora costantemente, a far tremare il pubblico amaranto con un sinistro a fil di palo. Breda inserisce Melara per Ragusa e Ceravolo per A.Viola. La Reggina si rende pericolosa solo con palle inattive, come quella del 71’ quando su corner di Barillà, Rafael vola e salva il risultato su colpo di testa di Campagnacci. Dopo un minuto esce proprio l’attaccante umbro per fare posto a Bonazzoli e gli amaranto puntualmente smettono di crossare dal fondo. A otto minuti dalla fine è Berrettoni a gelare il Granillo, segnando dopo un clamoroso errore difensivo amaranto. La reazione della Reggina è nulla. L’ultimo sussulto si registra nei minuti di recupero, quando Melara tenta un improbabile sforbiciata in area di rigore. Il Verona vince e non ruba assolutamente nulla, la Reggina compie il consuetudinario passo indietro nei momenti chiave della stagione, che queste volta sembra essere definitivo. Parlare ancora di playoff ha poco senso quando si hanno 7 punti di ritardo dalla sesta e ben tre squadre da scavalcare. La squadra calabrese sembra in grado di segnare solo in contropiede nel caso in cui riesce a sbloccare la partita, altrimenti trova delle difficoltà estreme nel creare pericoli seri agli avversari. Il gioco è a tratti piacevole, ma decisamente fine a sé stesso.

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