Reggina, De Bode: “Con la Palmese è stata la partita della svolta!”

StrettoWeb

reggina palmese (64)La doppietta che non ti aspetti. Alessio De Bode, ruolo difensore centrale, ieri ha messo a segno due reti, sfiorando anche la terza, fondamentali per raggiungere la pirotecnica vittoria nel derby con la Palmese. Ospite di Febea Talk Sport ecco le dichiarazioni del ex Messina e Monza:  “Se al 95′ c’è De Bode in attacco, se Riva si prende il calcio d’angolo. Lavrendi non è un saltatore e la prende di testa allora vuol dire che vuoi vincere. A Scordia venivamo da un partita in casa a distanza di tre giorni, loro hanno fatto la partita della vita. Noi abbiamo dei centrocampisti che fanno correre velocemente la palla. Tutti vengono a Reggio carichi, la Palmese non ha l’obiettivo di arrivare alla promozione noi invece dobbiamo affrontare ogni partita per fare sempre punti, siamo la Reggina. Ieri lo stadio ha fatto la differenza, è stata la partita della svolta. Noi abbiamo il problema di allenarci al Granillo, più ci giochiamo e più roviniamo il campo. Stiamo pagando qualche sbaglio, la rete presa all’inizio può tagliare le gambe ma siamo stati bravi a reagire. Noi giochiamo con Carrozza a sinistra che ha 16 anni ma ha grandi qualità, lui e gli altri giovani devono stare attenti e seguire i consigli dei più grandi. Abbiamo i migliori giovani del nostro girone, appena massimizzano faranno il salto di qualità. Siamo partiti male, abbiamo perso punti per strada. Dobbiamo ragionare domenica per domenica, possiamo vincere contro chiunque come dimostra la trasferta di Siracusa. Nel girone di ritorno abbiamo tutti gli scontri diretti in casa. Dobbiamo stare attenti perchè prendiamo troppi gol su palla inattiva. Si gioca in 11 ma abbiamo un grande gruppo come dimostra l’esultanza nel 4-3”.

 Un piccolo sguardo al passato, Monza e l’impresa dello scorso anno: “A Monza abbiamo fatto un piccolo miracolo, eravamo il Parma della Lega Pro. Ci siamo salvati nonostante il fallimento della società. Ogni tanto sento dei tifosi del Monza che ogni tanto mi chiamano per ringraziarmi”.

Condividi