Messina, Cisl: dissapori sul servizio di Assistenza Domiciliare Anziani

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Il Comune di Messina applica un decreto regionale sospeso: gli anziani costretti a compartecipare al costo del servizio di assistenza domiciliare. “Tante rinunce al servizio, un disagio per gli utenti e a rischio i livelli occupazionali”

cisl bandieraIl Dipartimento Servizi Sociali chiama gli utenti alla compartecipazione del costo del servizio di Assistenza Domiciliare Anziani con decorrenza dall’agosto scorso scatenando la protesta della Cisl con le federazione dei Pensionati e del Pubblico Impiego. “Quando gli utenti anziani – spiegano Tonino Genovese, Bruno Zecchetto e Calogero Emanuele – hanno richiesto il servizio non era stato spiegato ed evidenziato che si sarebbe trattato di un servizio che prevedeva il pagamento di una somma. E di questo non risulta nemmeno negli atti di gara del capitolato. Quindi la somma adesso richiesta dal Comune, pur se riferita a una normativa che appare di dubbia applicabilità, appare illogica ed inopportuna”.

Sono state tante le segnalazioni arrivate nella sede della Fnp Cisl Pensionati, e ancora di più la rinuncia al servizio. “Gli anziani – continuano Genovese, Zecchetto ed Emanuele – che non possono sostenere il peso economico sono costretti a rinunciare, facendo gravare tutto il peso dell’assistenza sulle famiglie, quando queste sono presenti. Il 35% dei fruitori, infatti, risulta essere unico componente il nucleo familiare”.

La vicenda produce effetti devastanti per l’utenza ma anche una ricaduta pesante sui livelli occupazionali dei 130 operatori e un un danno per la cooperativa affidataria del servizio che si vedrebbe costretta a procedere alla riduzione di personale e comunque titolata ad essere risarcita del danno subito rispetto al calo dei fruitori del servizio stimato su parametri che per effetto di tale decisione verrebbero assolutamente messi in discussione.

“Il dipartimento dimentica che si è di fronte ad un servizio sociale rivolto ad anziani, non autosufficienti, con precarie condizioni di salute oltre che con situazioni familiari assai latenti. Riteniamo che la determinazione vada subito sospesa e revocata e siamo pronti ad invocare l’intervento dell’autorità giudiziaria per tutelare gli anziani – utenti per il danno subito e gli operatori per la mancata garanzia occupazionale”.

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