Reggio, ecco il laboratorio all’Istituto Comprensivo “De Amicis-Bolani” [FOTO]

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Laboratorio De Amicis (4)Modernità e tradizionalità per una scuola nuova, dove coniugare vari elementi in un “percorso progettuale capace di decodificare i processi dell’apprendimento in discipline di studio”. Così l’Istituto Comprensivo “De Amicis-Bolani” propone, ancora una volta, un apprendimento-modernità nell’ottica di una ricaduta professionale. Dopo il Progetto “A scuola di giornalismo” il preside Giuseppe Romeo apre le porte al laboratorio scientifico, posto nei locali dell’Istituto, sottolineando che “la scuola deve istradare i giovani alle conoscenze tecnologiche ed informative in un processo-studio laboratoriale, per documentare le esperienze da concretizzarsi nell’ottica di una ricaduta occupazionale”. Gli alunni della scuola secondaria di primo grado “Spanò Bolani” in orario curricolare, educati, così, al pensiero scientifico, attraverso la ricerca e la conferma di un atteggiamento che riconduce alla scienza moderna, come evidenzia la responsabile del laboratorio, la professoressa di matematica e scienze, Tripodi Bianca “applicare il metodo di lavoro sperimentale basato su osservazioni, misure ed esperienze replicabili e verificabili” per concretizzare fenomeni della realtà, usando esclusivamente la ragione e passando dal “dicere” al “facere” in un percorso tangibile, che si concreta nell’effettivo vissuto reale dell’alunno. Il locale-laboratorio, creato proporzionatamente alle esigenze dei ragazzi, dotato di tutti gli strumenti di misura, quali bilance, fornelli, microscopi di precisione ed utensili, come reticelle, treppiedi e pinze e corredato di una variegata vetreria, cilindri graduati, becher, provette, vetrini, beute, pipette, matracci, contagocce, nonché occhiali, mascherine, camici e guanti, diventa un tre-d’union tra l’ipotesi e la conferma della conoscenza in risposta alla curiosità dell’uomo. Si ripercorrono, indi, come rimarca la professoressa Tripodi, le tappe del metodo scientifico, per rendere tangibile, l’osservazione di un fenomeno, individuandone il problema, la formulazione d’ipotesi, la sperimentazione con la verifica di alcune costanti e variabili, l’effettuazione di misurazioni, la conferma o smentita delle ipotesi, con le conclusioni per, infine, affrontare un nuovo problema.

Osservare, confrontare, misurare, classificare e cLaboratorio De Amicis (5)omunicare i risultati sono tappe educative del sapere del discente, sottolinea la vicepreside, professoressa Iatì Antonella, dove, il linguaggio scientifico assume un divenire che conduce “all’imparare dall’esperienza” anche attraverso la condivisione di risultati e la discussione ed il confronto di idee e ricerche. Gli studenti del Bolani coinvolti in ricerche esperenziali per concretizzare la scientificità della discontinuità della materia, dei cambiamenti di stato, del volume, massa e peso di un corpo, nonché vari miscugli eterogenei e soluzioni, tensione superficiale dell’acqua, il principio dei vasi comunicanti e la capillarità, i fenomeni termici, la temperatura e le scale termometriche, per fornire un resoconto dettagliato dall’esperienza diretta, attraverso un linguaggio matematico e l’acquisizione di una terminologia scientifica, per produrre materiale cartaceo di mappature, grafici e tabelle e per dare tangibilità al reale, con criteri di classificazione oggettivi. “Progettare, cooperare e comunicare” ribadisce il preside Romeo “una scientificità, come cultura, come concretezza, come risposta alle domande, come argomentazione, per sensibilizzare le nuove generazioni verso un percorso strutturale, da notificare in una conoscenza più tecnica, tecnologica e sperimentale che deve passare attraverso la nuova scuola odierna”.

Stefania Chirico Cardinali

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